Pedemontana, presto gli espropriTimori e rabbia nel Vimercatese

Mani monzesi sulla testa di RidgeRon Moss pettinato da Rosy Conte

Vimercate – Tra preoccupazione e contestazione. Perché l’arrivo dell’autostrada significherà in molti casi vedersi portare via gran parte degli appezzamenti, senza possibilità di trasferire nelle vicinanze la propria attività, o comunque patire una severa difficoltà nella gestione quotidiana del proprio lavoro. Perché l’indennità economica di esproprio al metro quadro, per quanto stilata in base alla tabella regionale, viene giudicata dai più insufficiente: si va da un minimo di 2,13 euro a metro quadrato per l’incolto produttivo a 4,54 euro per prato e seminativo, agli 11,51 per colture florovivaistiche, fino a un massimo di 18 euro.

Sono questi gli umori che lunedì sera animavano la fitta platea di agricoltori, florovivaisti e semplici cittadini proprietari di terreni, utilizzati spesso come orto, che sono intervenuti in massa all’incontro promosso dal Comune in vista degli imminenti espropri necessari per la costruzione della Pedemontana. Al tavolo dei relatori sedevano l’assessore all’urbanistica Laura Curti, Umberto Regalia, direttore generale di Autostrada Pedemontana lombarda, Giacomo Melis, Concessioni autostradali lombarde (Cal), e un rappresentante della Provincia di Monza e Brianza. In città i coltivatori colpiti sono quelli che hanno i campi a nord di San Maurizio, a Ruginello e a Velasca, le tre zone fortemente impattate dall’infrastruttura.

La prima e più grave situazione riguarda i terreni che saranno gravemente amputati dal cemento: “Quando si tratta di edifici, residenziali o industriali, l’operazione è quella di prevedere una ricostruzione anche a breve distanza dal luogo originario, in questo caso invece non è semplice perché sussiste una difficoltà folle nel trovare qualcuno che vende terreno agricolo per poter compensare le perdite definitive di superficie espropriata”, ha detto Regalia. In questo caso, le aziende agricole saranno costrette a fare i conti con le sole somme offerte in indennità, “troppo base”, hanno ribadito dalla sala.

“Se la proprietà risulterà oggettivamente deprezzata a causa dell’impatto di Pedemontana, il prezzo al quale verranno acquisite le aree potrà salire fino al 50 percento in più di quanto previsto dalla tabella”, ha assicurato Melis. Prospettiva che non metterà al riparo dai ricorsi, anche se, la stessa Cal ha ribadito, “è stato sottoscritto un protocollo con Coldiretti che regola le attività espropriative e che speriamo consentirà di ridurre i contenziosi e di giungere rapidamente al pagamento delle indennità”. Sul tavolo anche la penalizzazione che verrà agli agricoltori che avranno i campi divisi a metà dall’autostrada: “Si cercherà di sezionare le proprietà in modo da rispettare il più possibile i confini esistenti. Laddove non si potrà, verranno eseguiti sovrappassi o sottopassi agricoli per consentire di raggiungere ogni lato dell’appezzamento senza essere costretti a circumnavigare l’autostrada”, ha rassicurato Regalia.
Anna Prada