Gli esponenti del Pd furiosi:chiesta la testa di Vaccarino

Seveso – I rappresentanti del Partito democratico e Marzio Marzorati, furenti, hanno improvvisato una conferenza stampa subito dopo l’annullamento della seconda convocazione del consiglio comunale. Paolo Butti ha fatto un breve riassunto degli eventi, che si è concluso con la richiesta di dimissioni del presidente del consiglio comunale Massimo Vaccarino.

«Prima ha ignorato per mesi diversi punti importati che avevamo chiesto di discutere – ha esordito il capogruppo democratico –, poi ha rimandato il consiglio a dopo le elezioni per nascondere la loro spaccatura sul problema dell’assessore Alari. In questo modo Vaccarino è venuto meno alla sua funzione istituzionale di garanzia. Come se non bastasse, ha introdotto la forzatura di inserire “in extremis” un pii che chiedeva di edificare seimila metri cubi su un’area destinata a verde per finanziare l’ampliamento delle scuole. Non ci hanno dato il tempo materiale di verificare i documenti e per di più hanno cercato di forzarci la mano, prima affermando che il pii doveva essere approvato tassativamente entro il 31 marzo dal consiglio, poi che a quella data poteva bastare la decisione della giunta».

Butti sottolinea che gli sforzi di Vaccarino non sono bastati a nascondere le spaccature della maggioranza, e che sono stati proprio i rappresentanti della sua coalizione a far mancare la fiducia al sindaco Donati. Il capogruppo del Pd conclude quindi invitando il primo cittadino di trarre le dovute conseguenze. «Concordo con Butti sulle responsabilità del presidente del consiglio – gli ha fatto eco il consigliere Marzorati (Lista per Seveso) –. La giunta Donati aveva promesso le grandi opere, e non riesce neppure a realizzare quelle piccole. La maggioranza non c’è più: il consigliere Adelchi Benetti (Lega) manca da tanto tempo, gli altri non si presentano neppure quando, dopo tre mesi, viene convocato un consiglio comunale su temi importanti. Il sindaco deve decidere se tirare a campare, danneggiando la città in un momento cruciale in cui si deve decidere su temi come la mobilità (interramento e Pedemontana). Comunque si avvicina la scadenza del 30 aprile, entro la quale deve essere approvato il bilancio, e non vedo come sia possibile in questa situazione di ingovernabilità».

I consiglieri comunali di entrambi i partiti di opposizione hanno evidenziato la presenza di tutti i loro rappresentanti per dare affidabilità istituzionale al consiglio comunale, al contrario di quanto hanno fatto alcuni esponenti della maggioranza.