Auchan è lo sponsor degli SharksMonza, «Progetto per crescere»

Auchan è lo sponsor degli SharksMonza, «Progetto per crescere»

Monza – Tutti intorno a un tavolo per raccontare l’inizio di un’avventura. Nella sala di rappresentanza del Comune, gli amministratori di Monza, gli Sharks e i responsabili del centro commerciale Auchan hanno presentato il nuovo progetto di sponsorizzazione delle squadra di wheelchair hockey cittadina. Una novità unica per la società monzese, un’esperienza nuova anche nel panorama dell’hockey in carrozzina nazionale. L’accordo è semplice: il centro commerciale di via Lario ci mette il nome e dà la disponibilità di spazi per future iniziative, gli Sharks dovranno continuare a giocare come sanno magari per tornare presto a vestire il tricolore. Il debutto andrà in scena domenica 18 aprile quando alla palestra Bellani di via Pellico arriverà il Sen Martin Modena (ore 15, ingresso gratuito).
Ma gli Squali hanno già fatto il primo passo importante, mettendosi in tasca per il secondo anno consecutivo la qualificazione ai playoff di Lignano Sabbiadoro.

I protagonisti – Tra gli attori protagonisti della vicenda gli amministratori monzesi e pure il cantante Davide Van de Sfroos, probabilmente inconsapevole di aver avuto una parte. Ma è stato proprio a un suo concerto, in estate, che l’allenatore degli Sharks Angelo Vailati e il sindaco Marco Mariani sono entrati in contatto. Il faccia a faccia tra un uomo testardo impegnato a tempo pieno nella “sua” società e il primo cittadino ha preso presto forma.
“L’amministrazione ha fatto da tramite tra la società e il centro commerciale perché la sponsorizzazione andasse in porto. Siamo grati a Auchan per aver recepito le esigenze degli Sharks e aver dunque dato vita a una collaborazione sportiva notevole”, ha spiegato il sindaco prima di venire incalzato dall’uomo testardo. “Ribadisco che per noi è importante il pubblico e quindi crediamo che sia importante coinvolgere le scuole – ha raccontato Vailati – per farci conoscere dai ragazzi, come quelli che frequentano la Bellani che non sanno che cosa succede alla domenica nella loro palestra. E poi, magari, ci piacerebbe avere una sede”.

Lo sponsor –
“Abbiamo creduto nel progetto degli Sharks e l’obiettivo è di creare una partnership duratura – ha sottolineato Carlo Crivelli, property manager di Gallerie commerciali Italia (la società che gestisce le gallerie commerciali Auchan come quella di via Lario) – Abbiamo lavorato tanto per dare visibilità al territorio all’interno del centro commerciale e il sostegno a una associazione meritevole è un nuovo impegno”.
I termini della questione sono stati specificati da Anna Tuteur, responsabile relazioni esterne e affari istituzionali di Gallerie commerciali: “Avremmo potuto semplicemente dare un sostegno economico. Invece siamo voluti diventare partner per offrire agli Sharks uno spazio che può essere sfruttato per iniziative che diano visibilità alla società. Un’idea per crescere insieme”.

I riflettori –
Un’idea per crescere è venuta al presidente della Provincia Dario Allevi, presente in veste anche di ex assessore allo Sport del Comune al fianco del suo successore Andrea Arbizzoni. In occasione degli Special Olympics che si terranno in città dal 28 giugno al 4 luglio, uno dei riflettori potrebbe essere puntato proprio sulla società. “Conoscere gli Sharks – ha spiegato Allevi – è stato uno dei momenti più belli in due anni da assessore. Per questo rinnovo l’impegno di riservare loro un’attenzione vera”.

Gli applausi –
Alla fine però gli applausi sono stati per i giocatori e per Mattia Muratore, leader carismatico del gruppo e con Simone Bettineschi atleta in aria di Nazionale. “Il Wheelchair hockey è una disciplina unica – ha spiegato molto semplicemente – studiata per permettere a persone affette da disabilità anche gravi di praticare uno sport. Il nostro obiettivo è farci conoscere perché sappiamo che ci sono tanti ragazzi che potrebbero entrare in contatto con noi, ma non sanno che ci siamo. Per noi e per il campionato italiano è la prima volta di uno sponsor così importante. Ma è il riconoscimento della nostra identità di squadra, di quello che effettivamente siamo”.
Chiara Pederzoli