Vimercate, stralciata la CavalleraFarà spazio a capannoni Bames

Vimercate – Palazzo Trotti stralcia una fetta di verde dal parco della Cavallera e apre così la strada all’espansione dell’ex Celestica e all’ingresso di nuovi soggetti industriali nel sito di Velasca, in capo a Bames. Con una precisazione, “la riperimetrazione ci è stata richiesta dalla proprietà, con una lettera protocollata ai primi di aprile, in linea con i paletti sottoscritti a suo tempo nel Patto d’area che saranno comunque verificati con tutti i soggetti coinvolti una volta che la stessa proprietà ci sottoporrà la domanda vera e propria di permesso a costruire -ha spiegato il sindaco Paolo Brambilla- In ogni caso, l’area stralciata rimarrà agricola seppure ‘prestata’ al produttivo in base a una convenzione che sarà sottoscritta e che durerà vent’anni”. Oggi Bames dispone di un polo produttivo di 200mila metri quadrati, dei quali 170mila edificati e 30mila di capacità residua ma non sufficienti, secondo la proprietà, per sviluppare i requisiti tecnici necessari per ospitare nuova produzione, e altri 200mila metri quadrati di verde, inseriti fino a pochi giorni fa nel parco agricolo. In base agli accordi siglati nel Patto d’area da Comune, Provincia, Bames e dal Gruppo Bartolini, proprietario della stessa Bames, si prevedeva l’ampliamento del sito di Velasca con possibile sforamento nella fascia agricola se e solo se alcuni requisiti fossero stati soddisfatti: coerenza del progetto con le finalità del distretto hitech, precisa individuazione di partner di peso e di piani industriali definiti, sviluppo di occupazione aggiuntiva significativa, bilanciamento di opportune compensazioni ambientali. La richiesta prodotta da Bames illustra l’intenzione di costruire due nuovi capannoni e di consegnarli entro il 2011. Uno destinato a una società leader del settore, per la lavorazione di plastiche per contenitori utilizzati nel settore cosmetico, per 230 occupati, di cui 200 trasferiti da siti preesistenti e 30 nuovi posti di lavoro; il secondo ospiterà due società operative nel settore delle energie alternative e della produzione di componenti per l’industria elettronica, per circa 200 nuovi posti di lavoro. Lo stralcio dell’area dal parco è avvenuto oggi, perché il Pgt possa già prevedere il ricorso alla normativa che permette di costruire con destinazione economico-produttiva su aree agricole senza la loro trasformazione in industriale. “Aggiungo che in questo Pgt il saldo per il parco della Cavallera sarà comunque positivo, perché crescerà di circa 60mila metri quadrati”, ha concluso il sindaco.
Anna Prada