Al Manzoni ”I casi sono due”con Carlo Giuffrè e Angela Pagano

Al Manzoni ”I casi sono due”con Carlo Giuffrè e Angela Pagano

Monza – Divertente, energico, brillante. Carlo Giuffré, a Monza da giovedì 22 fino a domenica 25 aprile con la sua compagnia, propone al Manzoni “I casi sono due”, scritto da Armando Curcio nel 1941. Interpreti della spassosa commedia lo stesso Giuffrè, che ne firma anche la regia, Angela Pagano, Ernesto Lama, Pierluigi Iorio, Gennaro Di Biase, Vincenzo Borrino, Paola Verrazzo, Danilo Della Calce e Vincenzo La Marca. Carlo Giuffrè e Angela Pagano sono testimoni e custodi dell’antica tradizione del teatro napoletano che da Scarpetta arriva fino ad oggi.

Lo spettacolo, riproposto più volte negli anni, non ha mai smesso di piacere al pubblico e riscuotere grandi successi. Risate a go-go tra macchiette, colpi di scena ed esilaranti battute garantiscono allo spettatore più di due di sano divertimento. La trama si snoda attorno alle vicende del barone Ottavio, interpretato da Carlo Giuffré, e di sua moglie Aspasia (Angela Pagano). I due, prossimi ormai alla vecchiaia, soffrono per la mancanza di un erede. Mentre la donna indirizza tutto il suo amore verso il cane Medoro, l’uomo mette un investigatore sulle tracce di un figlio avuto in gioventù con una ballerina di cabaret. Da questo momento in poi tra battute e scambi di persona, speranze e colpi di scena, la trama si intreccia tra personaggi, tipicamente caratterizzati, e situazioni divertenti. Sul finire sarà una ‘voglia di cotica’ a sciogliere il tutto, dando il via all’amara riflessione conclusiva sulla vita e sulla caducità delle cose terrene.

“Fra le tante commedie che sto recitando da più di 30 anni, da quando cioè ho una mia Compagnia – precisa Giuffré – non saprei proprio dire quale sia quella che è piaciuta di più al pubblico. Ho ricevuto nel 1999 l’ambito premio Renato Simoni la cui motivazione dice: sempre più forti si sono fatti in lui l’impegno e la responsabilità di custode della grande tradizione attorale napoletana”. Carlo Giuffré propone una pièce tutta da ridere, riservando solo al momento conclusivo l’amarezza della costatazione sulla solitudine. Già interprete di numerosi lavori eduardiani, Giuffré ne ripercorre l’arte e i modi, aggiungendo preziosi particolari originali, che fanno della sua arte l’evoluzione della tradizione, senza distaccarsene troppo. Le musiche sono a cura di Francesco Giuffré. Delle scene e dei costumi si occupa Aldo Terlizzi.

L’inizio dello spettacolo è previsto alle 21. Domenica ci sarà una doppia replica, alle 16 e alle 21. Il biglietto per la platea costa 25 euro, 22 per la balconata e 13 per la galleria. Biglietti ridotti rispettivamente a 23/20/11 euro. Per informazioni e prenotazioni, chiamare il botteghino allo 039-386.500. Chiusa la stagione nelle sue diverse proposte, per il Manzoni ora è tempo di bilanci.
Modesto Panizza

Sul numero de “il Cittadino” in edicola da giovedì 22 aprile, nella pagina degli spettacoli, è pubblicato un coupon che, ritagliato e consegnato alla cassa, dà diritto a due ingressi ridotti per la serata di domenica 25.