Caratese, bastano 150 secondiper mettere a rischio la salvezza

Carate Brianza – La Caratese ha probabilmente buttato via un’intera stagione in150 secondi, anche se i più ottimisti, quelli che non mollano mai, ci credono ancora. E non è detto che non abbiano ragione loro. Ma domenica prossima bisognerà vincere a Fiorenzuola. Di fatto però l’undici azzurro, come detto, in poco più di due minuti, avanti di due reti e di un uomo, riesce a rimettere in gioco una permanenza in serie D che sino a quel momento sembrava blindata. Blindata, a onor del vero, da una prestazione che sino a quel momento era stata pressocchè perfetta, nonostante il vantaggio rossonero (inspiegabile lasciar solo in area Zane che non ha problemi a depositare in gol). Da lì in avanti il cuore, la voglia e anche il gioco avevano un solo colore, quello azzurro: un azzurro impreziosito da una prestazione sontuosa di Aliotta che porta in vantaggio gli azzurri (eurogol da 30 metri!) dopo il pari arrivato per una sfortunata autorete di testa di Voikyc (punizione dalla destra dello stesso Aliotta) e con lo stesso regista che a 3′ minuti dalla fine (segnatevi il minuto!) realizza da par suo un penalty concesso dal, siamo sinceri, casalingo arbitro per presunto fallo in area su Bugno (che comunque aveva saltato l’avversario). Tribuna festante e tribuna ospite (semipiena) ridotta allo zero assoluto. Ma quest’anno va così, e la Caratese si piega (ma non spiega il motivo) improvvisamente in poco più di due minuti: punizione per gli ospiti, para Nucera ma sulla respinta il presepe difensivo azzurro è inverecondo e consente a Rosi di depositare in rete. Passa un minuto e dalla destra “solo solo” Chiurato la mette in mezzo, dove, “solo solo”, Carlini fa il 3 a 3. Non è finita, ma va di lusso, perché Rosi, ancora lui, allo scadere sempre a tu per tu con Nucera decide di fare il “fenomeno” e di piazzarla: il cuoio esce di un nulla. Chissà che non gli costi caro. E adesso? sono in tanti a chiederselo, con pullmann pronti per il trasfertone che vale una stagione. Il Fiorenzuola è battibile, a prescindere dal campo e dal tifo: una squadra che riesce a prendere tre gol dalla Caratese ne può prendere anche qualcuno in casa. Rovescio della medaglia, la nostra: una squadra che nella partita decisiva a tre minuti dal termine si porta sul 3 a 1 non esiste che prenda due gol e precluda un’intera annata di lavoro. Ma questa, purtroppo, è la Caratese di quest’anno. Comunque vada domenica prossima, i tifosi sono anche disposti a subire la retrocessione, ma non la vergognosa “asta” di un titolo sportivo che solo lo scorso anno sembrava cosa oramai fatta. Ne prendano atto gli addetti ai lavori, chi aveva promesso un anno di transizione in attesa di promozione, quando invece stiamo scrivendo di una non impossibile retrocessione.
Sandro Manzoni

Caratese 3 – Fiorenzuola 3
Caratese
: Nucera, Consolino (46′ st Gallo), Dinardo, Mantegazza, Folcia, De Angeli, Galluccio, Sardina (24′ st Romano), Aliotta, Bosio (38′ Musella), Bugno. Allenatore: Ottolina.
Fiorenzuola: Anelli, Biolchi, Sicuro, Pero, Vojkic, Ramundo (1′ st Passera), Lucci (12′ st Rosi), Orrù, Chiurato, Dattaro (29′ st Carlini), Zane. Allenatore: Gottardo. Marcatori: Zane (F) 7′ pt, Vojkic ( F. aut.) 16′ pt, Aliotta (Car.) 7′ st e 42′ st (rig), Rosi (F.) 43′ st, Carlini (F.) 44′ st.
Arbitro: Serra di Torino.
Note: 700 spettatori. Ammoniti Bugno (Car.) e Zane (F.). Espulso Zane per doppia ammonizione. Angoli 7 a 3 per la Caratese.