Montevecchia, mistero piramidiModellate dall’uomo, ma perché?

Montevecchia, mistero piramidiModellate dall’uomo, ma perché?

Monza – Brianza terra di misteri? Così parrebbe. I crop circles di Basiano rappresentano soltanto l’ultimo episodio su una lunga serie di misteri che, tutti gli amanti del genere, sanno avere un centro, un cuore, nelle ormai famose piramidi di Montevecchia. Verità o leggenda? Sull’origine non naturale delle tre colline del parco del Curone, nella Brianza lecchese, si stanno arrovellando torme sempre più numerose di professori e di appassionati. Secondo la teoria che va per la maggiore, le piramidi sarebbero tre formazioni collinari naturali che in epoca imprecisata son state artificialmente modellate dalla mano dell‘uomo al fine di realizzare tre piramidi con caratteristiche che rimandano (anche per quanto riguarda l’allineamento, che ricalca quello delle tre piramidi della piana di Giza e, di riflesso, quello delle tre stelle della cintura di Orione) alle più note piramidi egizie della piana di Giza.

Studiando la conformazione della piramide numero 2, denominata “belvedere Cereda”, sarebbero emerse imponenti opere murarie atte a circoscrivere l’intera collina (alta intorno ai 40 metri) con una cerchia muraria difensiva in pietra di altezza intorno ai 4 metri. Due dei 4 metri son crollati lasciando un’ampia striscia di sassi alla base dei muri, ma gli altri 2 metri sono ancora perfettamente visibili. Dalle foto aeree si riesce a determinare il loro perimetro che ad anello chiudeva perfettamente l’intera collina. Ma chi può aver costruito un’opera così imponente? Secondo un’ipotesi allo studio, i Celti realizzavano muri del genere quando volevano difendere un luogo importante (un santuario o un osservatorio astronomico per esempio), oppure come estremo baluardo per la popolazione residente in un determinato territorio da utilizzare come rifugio durante le invasioni o le guerre.

Ma a loro non può essere ascritta la costruzione delle tre piramidi dato che mai, nella loro storia, ne hanno costruita una, né erano soliti modellare le colline a forma piramidale per finalità scientifiche o religiose. La piramide “Belvedere” risulta avere una base rettangolare, sopra la quale fu eretta una costruzione realizzata con dei blocchi di granito che si possono vedere a occhio nudo lungo la saluta alla sommità della collina dove, durante alcuni rilievi, fu rinvenuto un monolite di pietra non locale, granitica, di oltre 2 metri d’altezza. La pietra è infissa nel terreno perpendicolarmente.