Locali notturni, orario di chiusuraDiktat del sindaco: «Alla una»

Locali notturni, orario di chiusuraDiktat del sindaco: «Alla una»

Monza – Il sindaco, Marco Mariani, mantiene la linea dura sui locali notturni, nonostante le indicazioni della commissione comunale commercio. Settimana scorsa, infatti, la commissione, presieduta dal consigliere Domenico Riga, aveva votato la “sanatoria” per i locali concedendo la chiusura alle 2 a tutti i locali, facendo un passo indietro rispetto alle imposizioni del regolamento sui pubblici esercizi, votato in consiglio comunale nel novembre scorso. I membri della commissione commercio hanno deciso di rivedere l’orario di chiusura anche a seguito delle veementi proteste dei gestori dei locali, dell’Unione Commercianti di Monza e Brianza e dei giovani monzesi che hanno promosso una raccolta firme con quasi 3mila adesioni.

Il parere della commissione deve essere ratificato dal sindaco che ha il compito di firmare l’ordinanza. Il primo cittadino, però, non ne vuole sentire parlare: «I locali devono chiudere all’una: non se ne parla».
«Riceviamo decine di mail a settimana di persone che si lamentano per il fracasso prodotto dai locali e per la sporcizia che la gente lascia fuori dai pub- continua Mariani- l’una di notte mi sembra un orario di chiusura più che ragionevole, se l’indomani si deve studiare o lavorare non si deve certo stare in giro fino all’alba». Il sindaco è seriamente intenzionato a mettere la parola fine sulla questione che negli ultime settimane ha fatto insorgere i giovani monzesi, e non solo.

I gestori dei locali non possono che sperare, a questo punto, nelle deroghe previste dal regolamento che permetterebbe loro di tirare la chiusura fino alle due di notte, previa concessione dell’amministrazione che ha il compito di concedere questa deroga ai gestori che ne hanno fatto richiesta (bisogna ancora stabilire se il sindaco può anche in questo caso limitare le concessioni delle deroghe). Il sindaco ha deciso, nonostante i dubbi sollevati persino dall’Unione Commercianti che, tramite le parole del suo vicepresidente, Franco Raveglia, ha sostenuto che la chiusura anticipata dei locali non è la soluzione adatta per limitare gli schiamazzi e per far rispettare l’ordine pubblico al di fuori dei locali.

E’ facile immaginare che la posizione irremovibile di Marco Mariani sugli orari della “movida” creerà ulteriori proteste da parte dei giovani che già in queste settimane si sono mossi su vari fronti (raccolta firme, gruppi su Facebook e incontri con l’assessore alle Politiche giovanili, Martina Sassoli) per ribadire la propria contrarietà nei confronti di questo provvedimento: la posizione decisa dall’amministrazione viene interpretata dai giovani monzesi come qualcosa che va ben oltre la semplice limitazione degli orari di chiusura dei locali.
Andrea Trentini