Giussano, Pellegrino lascia Udcper Pdl: gli ex alleati all’attacco

Giussano, Pellegrino lascia Udcper Pdl: gli ex alleati all’attacco

Giussano – Ha riconsegnato la tessera dell’Udc per entrare nel Pdl. Leonardo Pellegrino, dopo circa 15 anni nel partito di Casini, ha ufficializzato una decisione che, all’indomani delle elezioni provinciali, aveva preannunciato, per prendersi una pausa di riflessione da quel« partito in cui non mi riconosco più del tutto». Tale annuncio venne interpretato come la possibilità, a livello comunale, di fare da appoggio, quantomeno esterno, alla maggioranza che stava affrontando i primi segnali evidenti di uno scollamento interno al Pdl. L’ex vicesindaco è entrato nel Pdl durante il convegno che a Monza ha riunito coloro che oggi si riconoscono nella componente “La nostra destra nel Pdl”. Con lui anche Luigi Della Bona. Critica la “Lista Riva”, che ha sostenuto la sua candidatura a sindaco. «A oggi – dice Davide Colombo – non siamo stati contattati né informati di questa decisione. Considerando che siamo la formazione che ha sostenuto Pellegrino come candidato sindaco e che gli ha portato più del doppio dei voti che ha preso con l’Udc ci aspettavamo almeno un confronto su una scelta per altro legittima». Al momento non si conoscono quali potranno essere i nuovi assetti in Consiglio comunale. Uno spostamento che per il coordinatore del Pd Roberto Colzani era nell’aria: «Ci aspettavamo lo dichiarassero ufficialmente in Consiglio. Essendo lui stato assessore e vicesindaco della passata amministrazione mi pare comunque un’unione difficile, quella di Pellegrino con l’attuale maggioranza, che su molti temi importanti ha annunciato una linea diversa rispetto a quella in passato da lui condivisa». Un’unione difficile anche «perché Pellegrino – aggiunge Roberto Munarin (Pd) – andrebbe a riunirsi con alcuni consiglieri con cui, in passato, dentro lo stesso Udc ci fu uno strappo forte, personale e politico». Una decisione che Alberto Elli (Pd) riporta sul piano morale: «Ognuno è libero di fare le proprie scelte ma questo modo di far politica la svilisce e allontana le persone». «Al momento siamo all’opposizione – è il commento del diretto interessato – e ci comporteremo come abbiamo fatto finora. Il mio non è un salto della quaglia. L’Udc in cui ho creduto tanto non esiste più. Ero giunto a un bivio: o stavo fuori dalla politica o trovavo le condizioni per proseguire in un grande partito in cui mi ritrovo». Alle voci di un posto in una società di servizi in cambio di questo passaggio, Pellegrino risponde: «Mi è nuova. Non ho barattato la mia scelta con nulla, scelta che avrei comunque preso. Altrimenti avrei dovuto farlo in altri momenti».
Federica Vernò