Vimercate, gioca 10mila eurosull’Italia campione del mondo

Vimercate, gioca 10mila eurosull’Italia campione del mondo

Vimercate – Le scommesse sui Mondiali di calcio e la crisi. È il titolo di un venerdì mattina, quello di ieri, a pochi giorni dalla prima partita dell’Italia. Un giro per i punti scommesse della città e quattro chiacchiere con i responsabili tracciano un disegno chiaro: la crisi incombe, le cifre stanziate dai giocatori per il brivido della puntata si abbassano, ma il numero degli scommettitori non cala e, da ieri, aumenta. E lo dimostra il Machpoint della Sisal, vicino al ponte di San Rocco. Il responsabile, poco propenso a chiacchierare, dice che “la crisi la sentiamo anche noi”, ma alle 13 del venerdì il punto scommesse è generosamente frequentato.

Un paio di ragazzi (18 e 22 anni) compilano la schedina: “la nostra prima scommessa nella vita, giusto per l’occasione”. Silvio, 36 anni, occupato nel settore pubblicitario invece confessa: “sono un giocatore da 20 anni. Per il momento punto 50 euro, poi si vedrà. In ogni caso tifo Spagna”. Non è un caso eccezionale tra gli scommettitori. Al tavolino di un bar, tra un gruppo di quattro uomini sui 60 anni, c’e n’è uno che dice di tifare la Svizzera. E invece applaudirà la nazionale azzurra Renè, albanese, operaio, 46 anni. “Ho sempre tifato per l’Italia, anche quando vivevo in Albania, Italia per tutta la vita”. Scommette 2 euro, la giocata minima, abbassata di recente di un euro, sempre per via della crisi.

“Ora c’è poco lavoro –dice Renè- e quindi scommetto. Speriamo che i tempi cambino”. Il caro euro e compagnia bella non spaventano invece un cliente della Dea Sbendata di via Bice Cremagnani, l’altro punto scommesse. Un paio di settimane fa ha puntato 10mila euro, ripetendo più volte le schedine che hanno un tetto massimo di spesa di 200 euro. Ha dato vincenti sia Italia che Spagna. Il titolare è un ingegnere che ha applicato l’ingegneria al gioco. “Io gioco regolarmente –ha detto- con la strategia della palla di neve che diventa valanga: puntate sicure per piccoli guadagni uno dopo l’altro. Quando ho il gruzzolo lo divido in due parti, una la metto via e l’altra la gioco di nuovo. L’ultima vincita? Diecimila euro con l’Inter”.

Nel suo punto scommesse, intorno alle 10 del mattino, entrano tre ragazzi, uno dei quali rigorosamente maggiorenne, come la legge richiede e come esige il titolare. Dettano le puntate, non la vincente, ma i risultati delle prime partite. E poi entra Mustafa, egiziano di 51 anni, appassionato di sport, dipendente di un’impresa di pulizie di Vimercate. Punta sull’Inghilterra vincente: non è una questione di tifo, ma di strategia, la stessa che gli ha fatto vincere in passato 2.600 euro. Di donne non se ne vedono, ma la moglie del titolare della Dea Sbendata garantisce: “ormai sono tante quanti gli uomini, per lo più di mezza età”. Infine c’è la fetta degli scommettitori on line che usano schede ricaricabili, come la LottomatiCard e giocano da casa. Un popolo intero che lunedì sera, per l’Italia o no, avrà un motivo in più per tifare.
Valeria Pinoia