Lissone e i brindisi «mundial»Vietate le bottiglie in vetro

Lissone e i brindisi «mundial»Vietate le bottiglie in vetro

Lissone – L’euforia per il gol di De Rossi e la passione sportiva stavano per creare danni seri. In pieno centro città, sotto la tensostruttura bianca che ospita la Fiera del Libro della Brianza e che, martedì sera, ha accolto molti tifosi azzurri trepidanti per l’esordio dell’Italia ai Mondiali del Sudafrica. Lì si è infatti assistito a scene esagitate che hanno coinvolto un gruppetto di giovani supporters.

Che al gol del pareggio dell’Italia hanno scatenato il loro entusiasmo, precipitandosi sul palco, saltellando ed inscenando una festa che per un soffio non ha compromesso strutture, impianti e televisore al plasma. Una reazione incontenibile, forse comprensibile sul piano sportivo dato lo svantaggio iniziale, ma che ad alcuni addetti ai lavori e al sindaco Ambrogio Fossati (presente in quel momento), è sembrata oggettivamente eccessiva e soprattutto rischiosa per l’incolumità di cose e persone. Sotto la tensostruttura forse mancavano le vuvuzela, ma il tifo s’è fatto sentire lo stesso.

Per la cronaca, i danni come detto sono stati evitati per un pizzico di buona sorte, ma l’episodio di martedì sera, possiamo dirlo, ha lasciato sul campo africano un 1 a 1 con il Paraguay e su quello lissonese alcuni guai (sfiorati) per l’amministrazione comunale. Con un preallarme per la prossima partita che si giocherà domenica pomeriggio e l’intenzione, forse mai così decisa, di togliere dal cassetto un’ordinanza comunale che attende da tempo di essere tramutata in realtà: quella che vieterebbe la consumazione sul territorio comunale di bevande in contenitori di vetro.

Insomma, figuriamoci se quanto accaduto martedì sera non potesse urtare il sindaco, già poco incline al tifo azzurro («Io tifo per l’Internazionale, non mi accontento della Nazionale», ha sdrammatizzato con una battuta). «La partita di martedì sera ha effettivamente prodotto una situazione che per alcuni minuti ci ha tenuto col fiato sospeso, ci sono state reazioni esagitate- precisa-, evitati guai più seri ci siamo però ritrovati con cocci di vetro sparsi su piazza Libertà e credo che sia giunta l’ora di produrre l’ordinanza anti vetro».
Elisabetta Pioltelli