Monza, omicidio Monguzzi:«Sottovalutata pista alternativa»

Monza – Sono state rese note le motivazioni della sentenza con la quale il Tribunale della Libertà di Milano ha respinto il ricorso della Procura di Monza in relazione all’omicidio di Elvira Monguzzi, la donna trovata morta nella sua abitazione di via Spalto Piodo a Monza l’estate scorsa. Il pubblico ministero Vincenzo Nicolini aveva interpellato il Tribunale del Riesame dopo che il gip gli aveva negato l’arresto di Emilio Monguzzi, fratello della vittima. Da Milano, però, è arrivato un pronunciamento che ha sconfessato l’operato degli inquirenti monzesi. Per quanto riguarda le macchie di sangue trovate sui pantaloni dell’indagato i giudici milanesi hanno dato ragione ai consulenti della difesa per i quali non si tratta di macchie da spruzzo, come potrebbero essere quelle depositate sui vestiti dell’assassino al momento dell’aggressione, ma di macchie che si sono formate quando l’uomo, giunto nell’appartamento della sorella, si è avvicinato a lei per accertarsi di quello che era successo. Non solo: secondo il Riesame sarebbe stata sottovalutata la pista che portava a una donna brasiliana che era passata nella zona più o meno nell’ora in cui si è verificato l’omicidio. La donna, sentita dagli investigatori, ha cambiato diverse volte versione sul suo alibi per l’occasione. Nonostante questo, ricorda il Tribunale della libertà, si è privilegiata la pista che portava al fratello della vittima