Inps: Gp F1, pagati in neroi servizi dei vigili lissonesi?

Inps: Gp F1, pagati in neroi servizi dei vigili lissonesi?

Lissone – I vigili di Lissone non sarebbero stati pagati in modo regolare per i servizi svolti in occasione del Gran Premio 2008. È quanto sembrerebbe emergere in seguito a un’ispezione svolta dall’Inps alla Sias. La società che gestisce il circuito, infatti, avrebbe versato ai comuni confinanti con Monza, capoluogo compreso, le somme per retribuire gli agenti di Polizia locale impegnati dal 12 al 14 settembre 2008 nella gestione della viabilità nei dintorni del circuito. Tutte le amministrazioni contattate dagli uffici sono risultate in regola dal punto di vista dei contributi previdenziali dei dipendenti, tranne quella di Lissone.

Per questo, la scorsa settimana, l’Inps ha richiesto al comune una ulteriore documentazione nel tentativo di chiarire l’accaduto: il sospetto è che i vigili siano stati pagati in nero. A Lissone non hanno accolto tanto bene la lettera spedita da Monza e giovedì in consiglio provinciale l’assessore al Patrimonio Gabriele Volpe, eletto nell’assemblea brianzola nelle fila del Pdl, ha attaccato la struttura: «Quando ho fatto l’assessore a Sesto San Giovanni nessuno ha mai domandato chiarimenti del genere- ha affermato- viene il legittimo sospetto che l’Inps, in quanto carrozzone romano, collabori con i poteri forti della capitale» per mettere in difficoltà i sindaci che lavorano con la Sias. Il tutto con l’obiettivo di creare problemi al Gran Premio di Formula 1.

La direttrice dell’Inps monzese respinge ogni accusa: «Affermazioni del genere sono inaccettabili- replica Matelda Crespi- noi non facciamo politica. Ci limitiamo a svolgere accertamenti contributivi e previdenziali: effettuiamo normalmente ispezioni in enti pubblici e strutture, quali le case di riposo, i cui i dipendenti possono essere assicurati con noi». Nessuno quindi ha dichiarato guerra a chi collabora per la realizzazione della gara automobilistica: «Da un primo accertamento sono emerse presunte irregolarità, per questo ho scritto al sindaco per valutare se è possibile sistemare la questione con un normale rapporto tra enti. Finora, però, non ho ricevuto alcuna risposta; noi non infieriamo nei confronti di nessuno, la pratica potrebbe essere definita in modo pacifico». Vale a dire che, se le irregolarità saranno confermate, l’amministrazione Fossati potrà comunque sanare la situazione. In caso contrario potrebbe essere sanzionata dall’Inps.
Monica Bonalumi