Il calcio dilettantistico e la crisi Settori giovanili in crescita

Monza – Nonostante l’estate abbia cancellato dal panorama dilettantistico monzese alcune società, i settori giovanili delle società ancora attive non mostrano debolezze, ma al contrario rimangono i punti chiave sui cui fondare il futuro e la crescita dopo periodi non esaltanti. Soprattutto a questi livelli, i settori giovanili costituiscono delle enormi risorse per le società che spesso riescono a costituire le proprie prime squadre con giocatori che hanno militato in tutte le formazione giovanili societarie. 
<Lo sbocco naturale della carriera calcistica dei nostri ragazzi dovrebbe essere la prima squadra – conferma il direttore sportivo del San Rocco William Brioschi, a cui fa eco anche il diesse della Pro Victoria, Vittorio Gamarasca, e del San Damiano, Davide Tresoldi -, anche se anni fa era più facile avere propri giocatori in prima squadra poiché non si verificavano <diaspore> dovute ad intromissioni di altre società>. Nonostante la presenza di molte squadre giovanili sul territorio monzese, complessivamente le società registrano una leggera crescita delle iscrizioni, testimoniata dall’aumento delle squadre giovanili presenti in città: per esempio la Città di Monza avrà 3 squadre in più rispetto alle due società fondatrici dello scorso anno, il Sasd una squadra in più, e la Pro Victoria conferma, tramite il proprio diesse, di avere un incremento del 10% circa di iscrizioni. 
La Dominante registra invece un notevole aumento soprattutto nei ragazzi della scuola calcio: <Avremo 8 squadre di Pulcini – rivela il vicepresidente Cicchetti – e questo è un risultato del progetto partito due anni fa: abbiamo allenatori preparati e competenti che valorizzano i giocatori e questo è stato recepito da genitori e atleti. Inoltre il campo sintetico che sarà pronto per il 20 settembre ci permette di accettare tutte le iscrizioni non avendo problemi di praticabilità durante l’anno>. 
Una scelta sicuramente coraggiosa volta a valorizzare i giovani è stata quella fatta da alcune società(Ges e Gerardiana già dall’anno scorso, Juvenilia da quest’anno)che hanno deciso di non iscrivere la propria prima squadra al campionato di terza categoria, ma di disputare il campionato under 21< In questo modo tutta la società risulta essere centrata sui giovani e sulla crescita dei ragazzi – conferma il segretario della Ges Giancarlo Beretta – poiché abbiamo tutte squadre che appartengono al settore giovanile>. <Abbiamo deciso di puntare sui giovani e in particolare sui nostri giovani che costituiscono il tesoro della società> ribadisce il presidente della Juvenilia Roberto Mazzo. 
Marco Comelli