Monza, cade e si schianta al suoloLadro acrobata perde l’equilibrio

Monza, cade e si schianta al suoloLadro acrobata perde l’equilibrio

Monza – Aveva ancora i “ferri del mestiere addosso”. Un mazzo di chiavi passepartout, un coltellaccio da cucina legato al polso con una corda, per tenere le mani libere. Secondo alcuni testimoni, anche una sorta di imbragatura artigianale, fatta con delle cinghie, che però non gli ha salvato la vita.

E’ un uomo sui 35-40 anni, il ladro precipitato nel vuoto in via San Gottardo mentre cercava di entrare in un appartamento arrampicandosi dal tubo del gas, e morto a seguito del terribile schianto al suolo. Il cadavere dell’uomo, di razza bianca, dalla corporatura minuta è stato trovato alle sei e quaranta del mattino di oggi da uno degli inquilini residenti al civico 76 della strada di San Biagio; un complesso immobiliare composto da due palazzine residenziali, di otto piani ciascuna. L’uomo stava uscendo come di consueto per prendere l’auto in garage e recarsi al lavoro, quando si è trovato davanti una scena terribile.

Il ladro indossava pantaloni scuri lunghi, maglione, scarpe da trekking e guanti. Secondo alcuni testimoni, aveva anche una sorta di imbragatura, ma la polizia smentisce questa circostanza. Il corpo giaceva sull’asfalto del piano interrato, tra la porta che conduce alle scale della palazzina B e quella del locale immondizie. Secondo la ricostruzione della polizia, l’uomo si era arrampicato lunga la tubatura del palazzo per entrare in uno dei balconcini dei vari appartamenti, quando ha messo un piede o una mano in fallo, complice magari l’umidità che ha reso più viscido la superficie dello stabile, ed è precipitato da un’altezza ragguardevole, a giudicare dall’ampiezza degli schizzi di sangue rimasti a terra.

Nessuno degli inquilini ha detto di aver sentito nulla, né di aver trovato il balcone a soqquadro. Forse il ladro mirava ad un appartamento dei piani alti, interessato da lavori di ristrutturazione e rimasto con la finestra aperta. «Verso le quattro e mezza del mattino ho sentito un tonfo, come se qualcuno avesse buttato un sacco dalla finestra», ha raccontato una vicina. Settimana scorsa, nello stesso stabile, hanno rubato in due appartamenti, passando però dalla porta, così come in altre case di via San Gottardo. Privo di documenti, l’uomo potrebbe essere un italiano o un immigrato dell’est. Saranno forse le sue impronte, a dargli un nome e cognome. Il caso sembra destinato ad essere archiviato come una caduta accidentale, tanto che la procura potrebbe non disporre nemmeno l’autopsia.
Federico Berni