Perseguita da mesi la sua ex,52enne monzese in manette

Monza – Ha cambiato casa, numero di telefono, ma non è servito a nulla. Lui era sempre lì, ad aspettarla sotto casa, a telefonarle ossessivamente, a mandarle sms di continuo. Un’altra storia monzese di persecuzioni nei confronti di una donna, dopo quella riportata la settimana scorsa su queste pagine relative ad una trentaseienne residente in città finita nell’incubo dopo la separazione avvenuta dal marito, e aggredita a colpi di mazza da baseball da due sconosciuti davanti al posto di lavoro.

Stavolta la vicenda è sfociata in un arresto, eseguito dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile nel fine settimana. In manette è finito un monzese incensurato di 52 anni, arrestato con l’accusa di persecuzioni e molestie insistite, ossia “stalking”, tanto per usare l’equivalente espressione anglosassone,reato introdotto l’anno scorso nel codice penale. Il fatto è avvenuto fuori da un palazzo di una zona residenziale, alla periferia della città. La donna, una moldava dieci anni più giovane rispetto al suo ex marito, stava uscendo di casa quando se lo è trovato fuori dall’ingresso dello stabile, che l’aspettava. La donna è finita nel panico.

Si è rifugiata in portineria dal custode, il quale, intuita la situazione, ha preso il telefono e ha chiamato il 112. La centrale operativa dei carabinieri ha inviato sul posto una pattuglia, che ha arrestato l’uomo. Questo, nel frattempo, aveva scavalcato la cancellata del palazzo, e si era minacciosamente avviciniato verso la straniera. I carabinieri, comunque, erano al corrente della situaizone della donna, che si trascinava dall’inizio dell’anno. Le cose, per la quarantaduenne, si erano messe talmente male, che a carico dell’ex marito, ad aprile di quest’anno, era stato emesso un ammonimento da parte del questore di Milano. In sostanza, una sorta di diffida a tenere comportamenti vessatori nei confronti della donna.

 L’immigrata, secondo quanto ha raccontato ai militari di via Volturno, viveva in un incubo fatto di messaggi, telefonate continue, appostamenti sotto casa. Non tutti gli episodi, però sarebbero stati denunciati dalla stessa fino a che la situazione non l’aveva portata all’esasperazione. Non ha dichiarato, invece, di aver mai subito aggressioni fisiche, circostanza riferita purtroppo da molte altre donne finite in situazioni analoghe. Questo stato di cose, comunque, l?aveva indotta a cambiare abitazione, e numero del cellulare, ma il 52enne era riuscito comunque a rintracciarla.
Federico Berni