Monza, un distributore nel Parco?Il Comitato: «Ricorso alla Ue»

Monza –  Alla battaglia contro la cessione per 30 anni ad un concessionario privato di Villa Reale, il Comitato Parco ha da poco intrapreso una nuova crociata. Nella sede di via Raiberti si sta preparando un esposto da presentare alla commissione ecologia e Ambiente dell’Unione europea. «Diciamo no ai finanziamenti europei per il distributore di carburanti “puliti” nel parco di Monza – spiega la portavoce Bianca Montrasio -.Sappiamo che il progetto di installare un distributore di questo tipo nel Parco nasce da interessi economici e dai finanziamenti che, a quanto pare, arriveranno anche dall’Unione Europea. Con l’esposto vogliamo ribadire il nostro no all’impianto e far capire anche alle istituzioni europee quale scempio sarebbe finanziato con i soldi dell’Unione che sono anche i nostri soldi».

In base al progetto il distributore di carburanti sorgerebbe su un’area di 8.500 metri quadrati ,ora occupati da verde e bosco, dove sarebbero realizzati impianti di stoccaggio di carburanti interrati per Gpl, metano, idrogeno. «Siamo tornati alla logica che ha portato alla realizzazione dell’autodromo all’interno del Parco – prosegue Montrasio -: è ora di capire che il Parco non è un contenitore in grado di accogliere di tutto. Se la Sias ha scoperto un’anima “ecologica” lo dimostri diminuendo le manifestazioni in autodromo, restituendo aree in concessione all’uso pubblico, investendo sul parco come bene storico e ambientale che merita di essere tutelato». Il Comitato sta ricevendo decine di lettere di protesta anche tramite il sito www.parcomonza.org.

La proposta avanzata dall’amministrazione comunale ha creato discussioni in circoscrizione Cinque, la minoranza ha presentato un’interpellanza che verrà discussa nel prossimo consiglio. «Abbiamo presentato un’interpellanza per esprimere il nostro stupore – spiega Carlo Abbà, consigliere di minoranza – nell’apprendere la decisione presa dall’amministrazione di installare un distributore nel Parco senza averci nemmeno informato. Non condivido l’idea di un distributore di idrogeno all’interno del Parco, ma ancora di più non capiamo perché non ci abbiamo informato. Non capiamo perché l’amministrazione non ci ha contattato per chiederci un parere come accade generalmente. Sappiamo che il futuro delle nostre sedi è incerto e si continua a parlare di chiudere definitivamente le circoscrizioni, ma sappiamo che l’assessore Lucia Arizzi è impegnata per salvaguardare il nostro ruolo. Una decisione come questa rende vana la nostra presenza. La nostra richiesta, come minoranza è di essere informati dall’amministrazione. Un distributore ne l parco che occuperà circa 9mila metri quadrati, asfaltati, a chi e a cosa serve, questa è la nostra domanda».

La scorsa settimana la giunta comunale ha approvato il progetto avanzato dalla Sias per la costruzione di un distributore di idrogeno all’interno dell’Autodromo senza informare la circoscrizione Cinque che ha competenza nel parco. «Nel prossimo consiglio discuteremo e voteremo l’interpellanza presentata dalla minoranza – continua Gianluigi Parenti, presidente della Cinque -. Alcune cose vengono fatte senza farci sapere niente, come è accaduto per questa decisione. Se non è di nostra competenza e il nostro parere non è vincolante basta essere informati da chi di competenza. Ci hanno chiesto pareri circa l’installazione delle antenne per l’autodromo e per questa decisione, che avrà ripercussioni sul territorio, non ci hanno nemmeno informato. Eliminare le piante per costruire un distributore di idrogeno meglio lasciare le piante che producono ossigeno, non so che tipo di studio sia stato fatto per verificare l’impatto di questa nuova struttura. Concordo con le osservazioni della minoranza sulla mancata comunicazione da parte dell’amministrazione, è stata presa questa decisione perché non abbiamo le competenze necessarie, perché per una decisione simile, per legge, non possiamo intervenire. Credo che, dal punto di vista scientifico siano state fatte tutte le valutazioni del caso. Nel prossimo consiglio discuteremo anche di questa decisione».