Seregno – Ad oltre due mesi di distanza dal nubifragio che il 23 luglio comportò un rovinoso allagamento del sottopasso ciclopedonale tra le vie Solferino e Magenta, il comitato di quartiere di Sant’Ambrogio ha inscenato sabato scorso una clamorosa protesta per sottolineare soprattutto l’esigenza di un veloce ripristino degli ascensori di servizio, inutilizzabili da quel giorno. Proprio per evidenziare il disagio sopportato da chi quotidianamente transita sul posto e gli errori progettuali compiuti a suo tempo, sono state posate temporaneamente alcune assi in legno sulle scale dalla parte della via Solferino.
«Ci sta che un ascensore possa non funzionare –ha spiegato Pierluigi Valaderio, uno dei più convinti organizzatori dell’iniziativa– ma è incredibile che ancora non si sia pensato ad una riparazione. Per giunta, chi ha progettato non ha compreso la necessità di prevedere scale con una pendenza tale da consentire la realizzazione di scivoli che sarebbero stati utili». Gianni Nespoli, un altro referente del comitato, ha invece stigmatizzato l’inerzia dell’amministrazione comunale, «che promette solo fumo», mentre Gianantonio Chinellato e Paolo Tagliabue hanno puntato la loro attenzione su alcune crepe, «che certamente non provocheranno un cedimento della struttura, ma a nemmeno un anno dalla sua apertura sono indice di lavori effettuati in modo non ottimale».
Tutti hanno infine rimarcato il bisogno che si provveda al più presto ad una sistemazione, ricordando come da parecchio sia finita nel dimenticatoio la proposta di una passerella al di sopra del sottopasso, soluzione che i residenti avevano invocato subito, e che l’approssimarsi della brutta stagione rende non più procrastinabile la posa di coperture sulle scale, per limitare i rischi di scivolate in conseguenza di precipitazioni nevose o piovose.
Proprio per riassumere tutte queste lamentele, oggi il comitato protocollerà in municipio una lettera, indirizzata al sindaco Giacinto Mariani ed all’assessore ai Quartieri Riccardo Liviero.
P.Col.