Seregno: sequestrati a peruvianatremila cd e dvd contraffatti

Seregno – «La Polizia locale sta conducendo una dura battaglia contro la contraffazione. Basti pensare che a Milano i sequestri di merce hanno subìto un’impennata: si è passati dagli oltre 200mila articoli recuperati nel 2009 agli oltre 7 milioni dei primi sette mesi di quest’anno». Riccardo De Corato, vicesindaco ed assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, ha commentato così la felice conclusione dell’operazione condotta dal settore di polizia giudiziaria del corpo milanese della Polizia locale, che ha permesso di denunciare quattro sudamericani per ricettazione e vendita di merce contraffatta e recuperare 30mila articoli audiovisivi falsificati, per un valore di 40mila euro, e diverse apparecchiature per la duplicazione.
Tra i coinvolti Y.L.D., peruviana classe 1969, ausiliaria socioassistenziale, residente in via Sanzio a Seregno, il cui appartamento venerdì scorso, nel tardo pomeriggio, è stato sottoposto ad un’ispezione, cui hanno preso parte anche due ufficiali e due agenti del corpo seregnese. L’esito è stato a dir poco sorprendente: nell’abitazione e nei suoi spazi pertinenziali, dei quali la sudamericana è locataria, sono stati infatti rinvenuti 3mila tra Cd e Dvd contraffatti, tre computer e quattordici masterizzatori, utilizzati per la riproduzione in assenza del marchio della Siae.
L’indagine era partita da un controllo effettuato da cinque agenti in borghese alla metropolitana milanese di Romolo. I vigili, insospettiti da un peruviano che girava con un trolley nel mezzanino, hanno controllato il contenuto, trovandovi seicentosettantanove Dvd e sessantadue Cd falsi. Dopo una perquisizione nella sua casa, l’uomo, quarantacinquenne, ha rivelato che tra i clienti c’erano due negozi di abbigliamento di via Padova ed un punto di vendita e noleggio di Cd in via Marco Aurelio.
«Questa merce illegale – ha concluso De Corato – veniva venduta alla comunità sudamericana, che la utilizzava soprattutto durante i ritrovi nei parchi cittadini o in occasione di feste private, dove spesso c’è un consumo di alcolici che determina disturbo alla quiete pubblica e frequenti risse. Visto l’enorme numero di articoli sequestrati, si sospetta che il giro di affari coinvolga anche il circuito di discoteche e circoli privati gestiti da connazionali. Le indagini proseguono».
P.Col.