Outlet grandi firme ad ArcoreOggi il vertice delle decisioni

Arcore – Non pensano ad altro che allo shopping griffato gli assessori. In particolare a quello che potrebbe dilagare in città se prendesse piede l’ipotesi di realizzare un Outlet grandi firme nell’area della società Rialto srl, al confine con Villasanta. L’argomento è infatti squadernato sulle scrivanie degli amministratori e la discussione ha già coinvolto anche i consiglieri di maggioranza. Eppure una risposta unitaria alla richiesta di Rialto non è ancora stata trovata e nel cassetto del sindaco giace una lettera destinata alla Provincia pronta a partire se la maggioranza desse l’ok. La lettera informa Dario Allevi della proposta del privato precisando che si tratta di un’area di 35mila metri quadri con un’ipotesi di superficie di vendita al pubblico di 26.500. Il problema è trovare la convergenza in maggioranza che appare più difficile che mai. Il Pdl è frammentato, c’è chi è nettamente contrario e ci sono un paio di consiglieri comunali che sono invece favorevoli. L’assessore all’Urbanistica pidiellino Claudio Bertani pare deciso almeno a prendere in considerazione seriamente la proposta mentre la sensazione è che il resto degli assessori sia piuttosto dubbioso. Chi non nasconde una posizione netta di contrarietà è la Lega Nord che conta in amministrazione l’assessore Alberto Centemero e il consigliere delegato al commercio Giorgio Migliorini. È proprio il commercio uno dei punti critici della questione: la concorrenza spietata tanto ai commercianti locali quanto a quelli della zona. L’intervento avrebbe una ricaduta sul mercato dell’intera provincia e la Confcommercio si è già fatta sentire. Il sindaco Marco Rocchini ne ha incontrato in settimana gli esponenti vimercatesi e non ha nascosto che questi ultimi si sono detti “nettamente contrari”. D’altro canto il primo cittadino sta pensando a quei 700 posti di lavoro che potrebbero liberarsi sul territorio. Una riunione decisiva per mettere a confronto le diverse posizioni della maggioranza dovrebbe tenersi domani sera. Qualche dettaglio trapelerà forse la prossima settimana, ma fino a ieri le idee non sembravano conciliabili, soprattutto considerando la fermezza della Lega Nord, preoccupata per il commercio, ma anche per la viabilità già congestionata e per la vivibilità dei residenti di Cascina del Bruno. Comunque sia, se anche si trovasse un unità sul “sì”, resterebbe ancora un grosso scoglio da superare per il centro destra: il parere della Provincia, che si professa paladina del verde e della tutela del territorio.
Valeria Pinoia