Monza, dove sono le telecamere?Promesse ma finite nell’oblio

Monza – Più telecamere e più sicurezza per il quartiere San Donato. Gli episodi di furti e rapine che si susseguono all’interno del quartiere hanno reso la situazione particolarmente pesante all’interno del quartiere così residenti e titolari di attività commerciali insistono per spingere il Comune a mantenere fede alle promesse e concretizzare l’installazione delle telecamere in via Buonarroti e vie limitrofe. Ci sono negozi in questa zona che sono stati rapinati più volte in poco tempo e la ricevitoria di via Bramante da Urbino ha anche subito una spaccata.

Le videocamere funzionerebbero come un deterrente da parte dei criminali che operano nella zona. I commercianti della zona e i residenti si sono spesso dimostrati preoccupati per la questione sicurezza, preoccupazione che è culminata, più di un anno fa, con la firma di un documento, indirizzato all’amministrazione, in cui si chiedeva maggiore attenzione per l’aumento della micro criminalità nel quartiere San Donato. L’amministrazione comunale ha previsto una delibera con la quale finanzia l’installazione di videocamere nei “punti caldi” del quartiere come la passerella ciclo pedonale che costeggia il canale Villoresi (nel tratto compreso tra le vie Fossati e Buonarroti) e nei giardini pubblici di via Piero della Francesca.

Le videocamere non servirebbero soltanto per prevenire reatii come rapine e furti, ma episodi di microcriminalità che spesso si verificano in questa zona: molti episodi di questo tipo vengono segnalati all’interno dei giardini di via Piero della Francesca dove i residenti lamentano la presenza di vere e proprie bande. L’amministrazione, con le parole di Simone Villa, aveva prefigurato un interesse particolare per la sicurezza nei giardini pubblici grazie a telecamere intelligenti: «Si tratta di occhi elettronici di ultima generazione che riprendono i momenti di interesse ed entrano in funzione solo a seguito di particolari movimenti, grazie ad una tecnologia di derivazione militare» aveva dichiarato Villa.

Per quanto riguarda il percorso ciclabile sul canale Villoresi, invece, la pericolosità di questa zona dipende dall’isolamento di quest’area dalla zona abitata (e quindi di maggior passaggio). Il Comune, però, non ha mai tenuto fede a questo provvedimento e anche il presidente della Due, Candido Maini, ha sollecitato lo sblocco della situazione di immobilismo senza, però, ottenere ascolto. Maini aveva persino dichiarato che c’erano tutti i presupposti per chiedere l’intervento dell’esercito che tempo fa era stato inviato a Monza a presidiare alcune zone.
Andrea Trentini