A Parco 80 escalation di furtiI cittadini di Monza hanno paura

Monza – La zona di Parco 80 vittima dei furti. L’area attorno all’ospedale San Gerardo da mesi è al centro di una serie d’incursioni da parte di malviventi che prima verificano l’assenza di persone in casa e poi la svaligiano letteralmente. L’ondata di furti è iniziata in estate, da allora, però i cittadini non si sentono più sicuri. L’ultimo furto è accaduto la scorsa settimana.

«Abbiamo paura di queste persone – spiega una residente -: scassinano qualsiasi tipo di serratura e, una volta in casa portano via tutto quello che trovano. La via Don Luigi Sturzo è al centro di questi episodi da alcuni mesi, abbiamo sempre coinvolto le forze dell’ordine, che sono sempre intervenute, ma quando ormai il danno era fatto. Purtroppo ci rendiamo conto della difficoltà che hanno anche polizia e carabinieri, sappiamo che sono in pochi e purtroppo episodi di questo genere non succedono solo nella nostra zona. Ci sentiamo però isolati e abbandonati».

Il senso d’impotenza in questi casi è comune e condiviso da tutti i residenti. Un amministratore di condominio ha fatto esposto e l’ha affisso all’interno delle parti comuni dei palazzi per tranquillizzare i residenti che le forze dell’ordine sono state allertate. «Mi sono agitata molto ma non ho ottenuto niente – continua un’altra cittadina – sappiamo delle difficoltà che carabinieri e polizia locale hanno, sono pochi e non possono intervenire prontamente. Non ne facciamo loro una colpa ma, serve maggiore sicurezza e attenzione anche in questa zona della città».

Purtroppo ultimamente si è registrato un aumento dei furti in tutta la città ma, nell’area di Parco 80 si tratta di un aumento esponenziale. I residenti chiedono maggiore controllo e vigilanza. La domanda che tutti continuiamo a fare è solo una: «Cosa possiamo fare noi residenti?». La situazione che vivono è fatta di paura e di insicurezza. Le forze dell’ordine intervengono prontamente quando vengono avvertite di un reato. «Fanno il loro lavoro con molta gentilezza e sono comprensivi verso la “vittima” ma non possono fare altro» commenta la vittima di un furto. Non ci sono deterrenti che siano utili, qualcuno ha pensato a installare telecamere di sicurezza o rivolgersi a un istituto di vigilanza privato ma i costi sono molto elevati e non tutti condividono la proposta.

C’è un clima di timore, insicurezza, gli abitanti non si sentono tutelati e soprattutto non sanno più cosa fare per mettere la parola fine a quest’escalation di effrazioni negli appartamenti e nei box.
Alessandra Sala