«Sassi tra le nuvole» per AlisbIl primo libro di Marco Zappa

«Sassi tra le nuvole» per AlisbIl primo libro di Marco Zappa

Monza – Nord, Sud, Ovest, Est: impossibile fermare Marco Antonio Zappa. La sua mente, la voglia di esser libero e di sperimentare le emozioni, sue e degli altri, non può avere coordinate precise. Spazia, continuamente. Ma questa volta lo spirito libero del chirurgo affermato, dell’alpinista un po’ pazzo, dell’atleta senza sosta che passa dalle due ruote alla Maratona di New York, del poeta privato, pur vincitore di premi, ha trovato casa nelle pagine di un libro. “Sassi tra le nuvole” è il regalo che Zappa ha scelto di farsi, e di fare agli altri, alla soglia dei 50 anni. Un dono nato soprattutto per aiutare l’Alisb, Associazione lombarda idrocefalo e spina bifida, a cui andrà il ricavato della pubblicazione.

Il libro – Il libro, edito da Morellini, è stato presentato sabato scorso negli eventi di ”MonzaMontagna” nell’auditorium della sede de “Il Cittadino” di via Longhi. Una presentazione anomala, perché, pur protagonista, Zappa ha preferito per una volta raccontarsi attraverso le voci degli altri. A parlare di lui, davanti a tante persone, oltre alle pagine del libro, anche tre nomi noti: Emanuela Folliero, volto televisivo e madrina di Alisb, Stefano D’Orazio, musicista, ex Pooh, al quale Zappa ha affidato la prefazione del libro, e il giornalista Maurizio Losa. Tre personaggi accomunati dall’amicizia per quel monzese “fuori controllo”, che cento ne pensa e poi duecento ne fa. Nel libro l’autore non si è risparmiato. Il libro è lui, lui è la montagna: le imprese alpinistiche, dal Kilimangiaro all’Elbrus, dal Monte Bianco alla trappola di ghiaccio dell’Alpamayo. Il libro è lui, lui è il chirurgo: le telefonate in piena notte per una paziente in difficoltà, la sala operatoria, l’ordinaria burocrazia che stona quando ci sono vite da salvare, la delusione per uomini, medici, “che oscurano il suo cielo”. Il libro è lui, lui è l’amico: ecco allora i capitoli dedicati ad Alberto D’Aguanno, giornalista sportivo scomparso pochi anni fa, le lettere agli amici prima della partenza per qualche vetta, le emozioni da milanista, le imprese alpinistiche con Pepi, le ore a salvare vite con altri compagni di viaggio. Il libro è lui, lui è uno che ama, senza riserve: ecco allora pagine dedicate al padre Angelo, altro spirito libero che tutto gli ha insegnato, i pensieri per la madre, la moglie, paziente e complice, le figlie, le uniche per le quali potrebbe sacrificare passioni e libertà, ma anche per i tanti amici. Sono pagine di ricordi, attimi e volti da cogliere o da inseguire follemente, per poi lasciarli andare.

L’autore – L’autore, insomma, si è messo a nudo. E ora, mentre spiega il perché del libro, ha la voce rotta dall’emozione. «Era nelle pieghe del cervello, non volevo scriverlo. Gli scrittori devono entusiasmare, per farlo devono essere sinceri, ma resto convinto che in questo mondo la sincerità non paga. Se sei sincero, prima o poi c’è chi ti frega. Ho scelto dunque di raccontare la mia verità per una buona causa, quella dell’Alisb». La verità è quella di tanti ricordi, di tanti “sassi tra le nuvole” di un uomo che ha girato mezzo mondo, scalato cime irraggiungibili ai più, ma che ovunque porta tre con sé tre cose: la Brianza, i sogni e l’Alisb. «Questo libro è un puzzle di emozioni – commenta Maurizio Losa – come poi quest’uomo trovi il tempo di fare tutto queste cose, è un mistero che non ha risposta». «Lui c’è sempre per chi ha bisogno – rimarca D’Orazio – non comprendo come possa mettersi così in pericolo con le sue imprese, ma mi rendo conto che il suo è un bel insegnamento e questo traspare anche dal libro». La sua impresa, forse la più faticosa, quella in cui non si è risparmiato neanche un po’, è proprio questo libro. Basta leggerlo, per capire.

Alisb – L’Alisb, Associazione lombarda idrocefalo e spina bifida, ha l’obiettivo di stimolare attività medico-scientifiche per prevenzione, cura e riabilitazione dei pazienti affetti dalla malformazione congenita della colonna vertebrale, causata dalla mancata chiusura di anelli della spina dorsale del feto, intorno al 27/28esimo giorno dal concepimento. Le cause sono ancora sconosciute, ma è noto che l’assunzione dell’acido folico, vitamina del gruppo B, alcuni mesi prima del concepimento fino al secondo mese di gravidanza, diminuisce fortemente il rischio di malformazione del feto. Sul sito di Alisb, www.alisb.it, è possibile acquistare il libro di Zappa, in vendita anche in libreria.

Arianna Monticelli