Boccassini non invitata, Provinciascoppia un «caso diplomatico»

Boccassini non invitata, Provinciascoppia un «caso diplomatico»

Monza – La festa era riservata ai brianzoli. Giovedì in consiglio Dario Allevi ha cercato di stroncare con queste parole le polemiche sul mancato invito di Ilda Bocassini venerdì scorso, alla premiazione dei Carabinieri che hanno partecipato all’operazione Infinito contro la ‘ndrangheta. Proprio la Bocassini, procuratore aggiunto alla Direzione distrettuale antimafia di Milano, aveva espresso mercoledì la delusione per essere stata esclusa dalla cerimonia in Villa Reale.

Il suo rammarico è stato subito evidenziato dal centrosinistra: «Ci auguriamo che sia stata una svista, comunque clamorosa» ha affermato il capogruppo del Pd Domenico Guerriero che ha aggiunto: «Non vogliamo pensare che qualcuno non abbia coinvolto i magistrati protagonisti dell’inchiesta per altri motivi. Se così fosse sarebbe stato commesso un grave errore che rischia di fare un favore ai mafiosi che dobbiamo combattere tutti insieme».

«Non è stata una dimenticanza – ha accusato giovedì in aula Sebastiano La Verde di Italia dei valori – il magistrato non è stato chiamato perché il volante di questa giunta gira sempre a destra». L’interpretazione gli è costata un richiamo del presidente del consiglio Angelo De Biase che lo ammonito a prestare attenzione «ad attribuire a terzi posizioni politiche».

«Mi auguravo di non sentire frasi del genere e di non leggere sui giornali certe dichiarazioni – ha commentato Allevi – è inutile polemizzare a tutti i costi per il gusto di fare opposizione. Non c’è stata nessuna dimenticanza: ho riconosciuto l’eccezionale lavoro svolto dalla Bocassini, ma venerdì ho ritenuto che sotto i riflettori dovessero finire solo coloro che hanno partecipato all’operazione all’interno dei nostri confini. In caso contrario avrei dovuto invitare molte altre persone».

Il ministro della Difesa Ignazio La Russa, ha precisato, era nell’elenco degli ospiti in quanto superiore dei Carabinieri: «Dobbiamo fare ancora molta strada per raggiungere una maturità che non abbiamo – ha proseguito – dobbiamo riuscire a combattere la criminalità organizzata a 360 gradi, tutti insieme».

«Ogni tanto si può sbagliare e si può ammetterlo» ha replicato Guerriero esortando Allevi a non ripetere l’errore in futuro e spostando l’attenzione sul «buon lavoro che stiamo facendo in commissione con l’esame delle sette buone azioni per sconfiggere la mafia presentate dal Pd». «Le polemiche sono pretestuose – ha chiosato Attilio Gavazzi del Pdl che però ha fatto le pulci sull’organizzazione della cerimonia di venerdì – mi ha dato fastidio vedere il presidente costretto a fare lo speaker».
Monica Bonalumi