Un bosco nel centro di Monza?Provocazione in piazza Carducci

Monza – Lui l’ha chiamata una provocazione, ma non un sogno impossibile. Da anni Felice Terrabuio, eccentrico architetto milanese d’origine e monzese di adozione, scrittore per passione, propone una delle sue idee più eccessive: il bosco al centro. L’idea è quella di fare del parcheggio di piazza Carducci una piccola area verde, proprio nel cuore della città. Un’iniziativa al momento non al vaglio dell’amministrazione comunale, ma che, si augura l’artefice della proposta, possa un domani non troppo remoto essere presa in considerazione.

«Questo bosco caccerebbe auto e moto per fare spazio a qualcosa di molto più prezioso – spiega Terrabuio – rappresenterebbe davvero un gesto di generosità verso tutti noi e verso le prossime generazioni. Quella che lancio è una richiesta appoggiata anche da altri cittadini illuminati, segno del grande amore che nutriamo per gli alberi, simbolo espressivo di vita, equilibrio e saggezza». Un’idea che l’architetto coltiva da anni, che ha immaginato e progettato moltissime volte, e che è nata in seguito alla lettura dei libri dello scrittore francese Jean Giono, celebre per le sue descrizioni della natura suggestive e coinvolgenti.

«Giono scrive che ogni albero sprigiona colori inarrivabili, suoni indecifrabili e profumi sconosciuti in ogni ora del giorno e della notte e nelle varie stagioni – racconta Terrabuio – ogni albero racchiude una storia, un mistero, una memoria del passato: un messaggio di riconciliazione dell’uomo con madre natura». Il progetto proposto per il cuore di Monza è ripreso anche da un’altra celebre idea avanzata dall’archistar Renzo Piano per piazza duomo a Milano. «Credo che regalare ai monzesi un po’ di verde potrebbe essere una sorta di risarcimento in seguito alla colata di cemento che si abbatterà su Monza dopo l’approvazione della variante al pgt – ironizza Terrabuio – e proprio per questo potrebbe essere davvero presa in considerazione». Risolvibile anche il problema dei parcheggi che verrebbero a mancare.

«Da qualche altra parte si potrebbero rintracciare e poi sono certo che i monzesi rinuncerebbero volentieri a qualche posto auto in più proprio in centro, pur di poter godere di una seppur piccola porzione di bosco». Per ora quella di Terrabuio è solo “fantarchitettura”, ma lui è fiducioso. «Un bosco al centro della città, in una piazza più vivibile e umana sarebbe davvero il regalo più bello da lasciare alle generazioni che verranno», conclude l’architetto, che ha le idee chiare anche per quanto riguarda il recupero di un’altra zona della città: il deposito locomotori di Monza sobborghi, «dove si potrebbe allestire il Mav, il Monzartvisual, uno spazio per la promozione dell’arte contemporanea».
Sarah Valtolina