Monza e il 150esimo di Italia unitaCinque mesi d’iniziative e progetti

Monza e il 150esimo di Italia unitaCinque mesi d’iniziative e progetti

Monza – Cinque mesi di iniziative per celebrare il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Attraverso conferenze, incontri, mostre, spettacoli e concerti. Con il coinvolgimento diretto delle scuole e con un paradigma fermo: la completa gratuità di tutti gli appuntamenti messi in agenda. Il lavoro è il risultato di mesi di preparazione del Comitato unitario costituito dalla fusione di due distinti progetti nati in città, attraverso la mediazione dell’assessore all cultura Alfonso Di Lio: il primo quello dell’Associazione mazziniana e il secondo con motore Nova Luna. Lo sforzo unitario per l’Unità ha poi consegnato la presidenza onoraria per l’intero progetto a Vittorio Bellini e Piefranco Bertazzini, «due persone che rappresentano in questa città l’impegno civile serio e onesto», ha chiosato la mazziniana Gianna Parri.

L’esordio – Il primo appuntamento è il 19 febbraio (sala Maddalena, ore 15.30) con “Tutte le strade che portarono all’Unità”, uno sguardo alle anime dell’Italia pre-unitaria e al loro sviluppo dopo il 1861, con ospite anche la bisnipote di Giuseppe Garibaldi, Annita Garibaldi Jallet. Lo stesso giorno aprirà la mostra “Costituzione illustrata” al palazzo del tribunale, mentre il 3 marzo, all’Urban center (alle 21), “L’Unità d’Italia, il capolavoro politico di Camillo Benso di Cavour” con Salvatore Carrubba. Solo tre dei tanti appuntamenti che passeranno anche per una ricca mostra documentale e iconografica curata dal Comune (dal 30 marzo alla Galleria civica) per raccontare il Risorgimento e la Monza unitaria con quanto conservato negli Archivi e nei Musei civici. Tra mostre e conferenze anche due inizitive speciali. La prima saranno le visite organizzate dalla Procultura nelle città dell’Unità italiana, ovvero Fienze, Roma, Teano, Capua e Napoli, nel mese di maggio (unici appuntamenti a pagamento). E poi “MonzaItalia”, ovvero l’allestimento di pannelli informativi nelle vie e nelle piazze intitolate a personaggi e episodi del Risorgimento: in altre parole, la città di Monza, protagonista poi del primo scorcio del regno, come museo diffuso della parabola risorgimentale. Su tutto, l’ipotesi di un invito al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in città. L’dea è stata formulata in Provincia dallo stesso presidente Dario Allevi, mentre in consiglio comunale è stata avanzata la proposta dal consigliere Vincenzo Ascrizzi. «Di certo non sarà semplice – ha commentato l’assessore Di Lio – ma non escludo che la presenza di una nuova Provincia possa rappresentare un buon presupposto per l’invito».

Altri progetti – Napolitano o no, i cardini tracciati dal Comitato per le celebrazioni dell’Unità nazionale sono chiari. «In un momento di sbandamento come quello che viviamo – ha detto Giorgio Crippa di Nova luna – è importante ricordare quello che è stato fatto nell’Ottocento per costruire questo Paese». «Con la speranza – ha concluso Parri – che serva anche per ridare un po’ di orgoglio, perché finalmente si possa cresce come nazione: sarebbe bello ritrovare quella fiducia nel futuro che gli italiani avevano alla fine dell’Ottocento».
Massimiliano Rossin