Desio, cava sospetta: proprietariaanche la suocera di Ponzoni

Desio – Una nuova cava abusiva in città? Sembrerebbe di si. Dopo quella di via Molinara e altre piccole cave disseminate qua e là, spunta un’altra area, questa volta al quartiere Spaccone, al confine con Nova Milanese, in cui sarebbero stati interrati rifiuti di dubbia provenienza. L’amministrazione comunale ha già preso provvedimenti.

E’ di questi giorni, infatti, un documento partito dal municipio, firmato dal funzionario del settore ecologia e ambiente Giuseppe Santoro e indirizzato alle società coinvolte, per comunicare l’avvio di una serie di accertamenti sul terreno in questione, per una “presunta coltivazione abusiva di cava e abusiva attivazione di discarica di rifiuti”. E non manca qualche sorpresa.

Tra i destinatari risulta infatti anche Maria Cacioppo, in qualità di amministratore unico della “Europa Case srl” con sede a Cesano Maderno. Il nome non è nuovo: la Cacioppo è la suocera di Massimo Ponzoni. A lei era stata intestata,per esempio, la famosa villetta abusiva scoperta a Cesano Maderno, oltre che alla moglie e al cognato del politico desiano. Gli altri destinatari sono Rosario Turco, amministratore della immobiliare Briantea con sede a Desio, Angelo Cattaneo, amministratore della Immobiliare Mistral (sede a Desio) e l’architetto desiano Michele D’Errico.

A loro, il funzionario comunale comunica “l’avvio del procedimento amministrativo finalizzato all’accertamento dello stato di compromissione delle matrici ambientali e l’eventuale conseguente ripristino ambientale”. In pratica, riguardo al terreno in zona via Villoresi, diventato di proprietà comunale, la polizia locale ha redatto un rapporto, datato primo febbraio 2011, in cui riferisce di “movimenti di terreno e presenza di rifiuti, presumibilmente derivanti da attività edilizia”.

Scrive il funzionario: “ritenuto che quanto accertato possa aver determinato compromissione nelle matrici ambientali degli strati superficiali del sottosuolo, nonché una sua alterazione dovuta all’asportazione di strati naturali e al riempimento con materiali estranei e rifiuti, ritenuto indispensabile provvedere a indagini mirate da parte dei responsabili individuati o da individuare, per questi motivi si comunica l’avvio del procedimento amministrativo”.

Su quel terreno sono in costruzione delle palazzine. L’area sarebbe stata ceduta dalla proprietà privata al comune, in quanto “standard”, come onere di urbanizzazione. Sembra che sia stata asportata della terra per essere rivenduta. E al suo posto siano stati interrati rifiuti e materiale di scarto. Per questo ora il comune vuole vederci chiaro.
Paola Farina