Rachel O’Brien, La Stravaganza e i danzatori Fattoria Vittadini

Rachel O’Brien, La Stravaganza e i danzatori Fattoria Vittadini

Monza – Musica, danza e video tra slow e fast. E’ questo “Adagi e fughe” originale progetto di Andrea Zaniboni prossimo appuntamento del cartellone della rassegna “Terra” in programma sabato sera, 26 settembre, al Teatro Binario 7. In scena il mezzosoprano Rachel O’Brien, il quartetto d’archi la Stravaganza e i danzatori della Fattoria Vittadini  che guideranno gli spettatori in un viaggio musicale, ma non solo, come è nello stile di Equivoci Musicali. L’associazione nata nel 2005, si è costuita ufficialmente nel 2009. A dirigerla la stessa Rachell O ‘Brien ed Elda Olivieri che curano anche la regia dello spettacolo di sabato prossimo.

Pianista e violoncellista, Rachel O’Brien, dopo gli studi a Londra, sua città natale, si è trasferita a Milano, al Conservatorio meneghino ha coltivato la passione (e il talento) per il canto. “Preferisco definirmi una cantante di musica classica più che una cantante lirica” ha precisato la O’Brien. E ha aggiunto: “Quando abbiamo creato l’associazione ormai sei anni fa, ci siamo posti come linea di esecuzione quella di eseguire e proporre al pubblico brani poco eseguiti. E’ una sorta di sfida intellettuale”. Nel programma autori noti a tutti, da Bach ad Haendel, da Vivaldi a Mozart, da Piazzolla ad Albinoni, ma di questi vengono eseguite fughe o adagi o “contrappunto”.

Si parte, per esempio da Bach con tre brani (Aria della Suite per orchestra n°3 in Re Maggiore, “Contrappunto n° 7 e contrappunto n° 9) si prosegue con “Lascia ch’io pianga” tratta dal Rinaldo di Haendel. Il finale è per il “Canone” in Re maggiore di Pachelbel.
Questa è la musica, ma in “Adagi e fughe” c’è anche la danza con gli artisti della Fattoria Vittadini e ci sono i video, brevi filmati che fanno il verso (ma solo nel titolo) alle opere classiche. Si passa così dalla “Fuga dall’odierno formicaio” a “Lento decomponimento” all’”Adagio dalle nuvole scendere”, per passare dalla “Mozart terapia” fino all’ultimo “Ripartire adagio daccapo”.
“Quello che le immagini voglio offrire allo spettatore – ha sottolineato l’ideatore Andrea Zaniboni – sono delle suggestioni, non vogliono raccontare, ma offrire degli spunti”.

Una proposta sicuramente nuova nella quale non mancheranno i colpi di scena. L’esecuzione musicale è affidata, oltre a Rachel O’Brien, al Quartetto d’archi “La Stravaganza” composto da: Carmelo Bisignano, violino; Mariella Sanvito, violino; Simona Guerini, viola e Francesco Dessy, violoncello. Il biglietto d’ingresso costa 12 euro l’intero e 10 il ridotto.
Giusy Taglia