Desio, una lettera a Napolitano«Pedemontana evita discariche»

Diciassettenne novese annegain un torrente della Val d’Aosta

Desio – Più di cinquecento firme in calce alla lettera inviata dal comitato San Giorgio ai presidenti della Repubblica, del Consiglio, della Regione, della Provincia e al Commissario prefettizio. Per dire no “a questa Pedemontana”, per chiederne la cancellazione o almeno una radicale modifica.

Perchè “il progetto del tracciato è vecchio e frutto di compromessi politici che hanno prevaricato gli studi tecnici effettuati”. La lettera evidenzia le storture del progetto, la mancanza di collegamento con la rete ferroviaria, le modifiche da un percorso interrato a trincea, senza gallerie, la sordità di Pedemontana rispetto alle osservazioni dei cittadini.

“E’ normale che Pedemontana mostri disinteresse per le innumerevoli discariche presenti sul tracciato, anzi faccia di tutto per evitarle e non bonificarle?”. Emerge la preoccupazione per la salute pubblica. “Desio si troverà chiusa tra la Milano Meda, la Pedemontana e la Valassina”. Mette il dito nello spreco di denaro pubblico. “Non hanno mai nemmeno considerato l’ipotesi di una rivalutazione dello svincolo esistente, costato 18 miliardi di lire. Intendono invece ribaltare i piani di intersezioni delle due strade: oggi Pedemontana passerebbe sopra la Valassina, domani vi passerà sotto”.

“La distribuzione degli espropri e dei non espropri lascia sospettare possibili collegamenti con fatti oggetto dell’indagine Infinito, tuttora in corso. A Desio poi abbiamo una cava in cui la ‘ndrangheta ha riversato rifiuti tossici di ogni tipo; dall’altra parte, terreni inquinati dal disastro dell’Icmesa, mai bonificati. Come e dove smaltiranno tutta la terra spostata?”.
Eg.Fa.