Se il viso avvampaci pensa la chirurgia

Al San Gerardo un centro per la cura di eritrofobia e iperidrosi: i problemi di rossore ed eccessiva sudorazione possono essere risolti con un intervento chirurgico sul nervo simpatico. In venti minuti.
Se il viso avvampaci pensa la chirurgia

Monza – Se un bambino con le gote rosse fa tenerezza e genera simpatia, un adulto che arrossisce ogni volta che incontra una persona o è invitato a parlare in pubblico rischia di veder compromessa la propria vita sociale e professionale. Ci sono persone (1 ogni 200, dicono le statistiche) che soffrono di eritrofobia: ovvero la paura incontrollabile di arrossire. Il responsabile del rossore sulle gote, così come della sudorazione di mani, piedi e ascelle è il nervo simpatico che si trova nella gabbia toracica. La scoperta di questa relazione tra il nervo simpatico e il rossore o la sudorazione improvvisa è degli anni Trenta del Novecento, ma le tecniche operatorie per risolvere questo problema che per molte persone rappresenta un vero e proprio handicap ad una vita normale, è degli ultimi vent’anni.

Al San Gerardo di Monza c’è uno dei primi centri in Italia per la cura dell’eritrofobia e dell’iperidrosi (sudore eccessivo). Si trova all’interno della Chirurgia toracica ed è guidato da Marcello Costa Angeli. “Siamo partiti nel 1999 come centro pilota-spiega Costa Angeli- e siamo il centro italiano che esegue più interventi all’anno. Ne facciamo circa 200 all’anno di cui il 30% per eritrofobia, il 70 % sono pazienti da fuori regione”. A Monza arrivano uomini e donne, giovani e meno giovani da tutta Italia per sottoporsi ad un intervento risolutivo di simpatectomia.

“Praticamente si interviene chiudendo il nervo simpatico che provoca l’improvviso rossore o l’eccessiva sudorazione . Il nervo si trova all’interno della gabbia toracica e viene chiuso con una clip posizionata in punti diversi a seconda della patologia da curare”. L’intervento è mini invasivo perché viene fatto in endoscopia attraverso una piccola incisione sotto l’ascella, dura venti minuti, in anestesia generale. “L’80% dei nostri pazienti-spiega Costa Angeli- sono giovani tra i 18 e i 26 anni, sia uomini che donne,ma mi è capitato di operare anche un uomo di 62 anni che era titolare di un’azienda,ma non era più in grado di avere una posizione di comando per la paura di arrossire. Dopo l’operazione ha ripreso in mano le redini della sua azienda e della sua vita”.

Per spiegare il fenomeno dell’improvviso rossore Costa Angeli fa l’esempio del flipper: “Chi soffre di eritrofobia è come un flipper che va in tilt dopo un colpo troppo forte. Sono persone che avvampano, iniziano a balbettare, non riescono più ad avere rapporti con le persone. Sono vittime di un circolo vizioso per cui si chiudono in se stesse, cercano lavori che non li mettano a contatto con le persone. Le donne cercano di mascherarsi con un trucco molto forte”. A torto questa patologia viene associata ad uno stato d’ansia, ad eccessiva timidezza. “L’ansia non è la causa- conclude Costa Angeli- ma la conseguenza di una sollecitazione eccessiva del nervo simpatico”.
Rosella Redaelli