Arcore, mobilitazione dei cittadinicontro il nuovo impianto di bitumi

Centinaia di firme, due assemblee e osservazioni contro il progetto del Comune di Arcore per un impianto di cemento e asfalti tra Arcore e Villasanta. Il Comune intanto ha già incassato parte degli oneri: 150mila euro.
Arcore, mobilitazione dei cittadinicontro il nuovo impianto di bitumi

Arcore – Le 350 famiglie, ovvero i quasi 2mila residenti di Bernate, le cui case saranno a duecento metri dall’area in cui dovrebbe sorgere l’impianto della “Doneda F.lli” per la produzione di calcestruzzo e conglomerati bituminosi, non lo vogliono e stanno lottando per bloccare l’iter procedurale e far luce sulla faccenda. Da giorni continui colpi di scena grazie anche alla pagina di Facebook creata dal comitato spontaneo di cittadini guidati da Giulio Riboli, già promotore e relatore lunedì e martedì scorsi di due assemblee pubbliche, la prima al centro sant’Apollinare, la seconda all’auditorium don Sironi di Bernate, cui ha partecipato anche parte della giunta oltre ad almeno 200 persone.

Durante le assemblee Riboli, che ha detto che non vuole cappelli politici, ha spiegato cos’è l’impianto: «Sarà un grosso forno che funzionerà 24 ore al giorno per produrre 70mila tonnellate l’anno di asfalto. Un impianto interrato in una buca di 5 metri, che immetterà i suoi fumi a 20 metri d’altezza. Verso la Pedemontana sarà innalzata una vela di calcestruzzo alta 15 metri, verso le case solo un dosso piantumato che forse vedranno i nostri figli. Inizialmente l’impianto avrà filtri per l’abbattimento delle polveri e dopo chi vigilerà?». All’assemblea a Bernate il sindaco Marco Rocchini e gli assessori Claudio Bertani (urbanistica) e Moreno Firmo (ambiente) hanno preso atto delle proteste, tanto che lo stesso primo cittadino ha detto: «Non sono d’accordo con questo insediamento».

Due le soluzioni proposte martedì: quella di Alessandro Ambrosini (presidente del consiglio comunale, politico Pdl, ovvero della stessa maggioranza che porta avanti il progetto) con la raccolta delle opposizioni dei cittadini entro l’11 marzo per bloccare la discussione della delibera e rimandare tutto alla prossima giunta dopo le elezioni. La seconda dal consigliere del Pd Fausto Perego: convocare un consiglio comunale straordinario, in cui il sindaco si impegna a votare contro la delibera, avendo dalla sua Ambrosini e gli otto consiglieri d’opposizione: «Il consiglio comunale è sovrano, possiamo bloccare l’impianto», ha detto. I cittadini hanno preferito questa seconda soluzione per maggiore chiarezza, ma così resta la grossa incognita di un ricorso al Tar da parte degli imprenditori che avrebbero tutti i documenti in regola approvati dallo Sportello unico per le attività produttive.

Tra le ultime notizie la divulgazione del documento del 21 dicembre 2009 che testimonia da parte della F.lli Doneda un versamento di capitale come «acconto oneri di urbanizzazione primarie, costo di costruzione e secondarie» in due tranche di 103.455 e 46.545 euro per un totale di 150mila euro. Giovedì sera l’ultima riunione a Bernate per raccogliere i fogli con le firme della petizione (almeno un migliao già ieri mattina) e tutte le osservazioni scritte sul documento predisposto e scaricabile da Facebook. Ieri in Comune sono state protocollate le opposizioni, inclusa l’osservazione del sindaco di Vimercate Paolo Brambilla.
Arianna Pinton