Monza, sbarca il microcredito:al servizio di famiglie e imprese

Il microcredito sbarca a Monza e in Brianza grazie a Per Micro, società che sta cercando di mettere in pratica anche in Italia i principi enunciati del premio Nobel per la pace Muhammad Yunus, bengalese fondatore della Grameen Bank.
Monza, sbarca il microcredito:al servizio di famiglie e imprese

Monza – Microprestiti per grandi problemi economici. Il microcredito a Monza si chiama PerMicro, prima istituzione finanziaria italiana specializzata nel sostegno a persone, famiglie e microimprese, che nasce nel 2007 a Torino, attraverso l’associazione non profit Atomi, che aveva iniziato una campagna di formazione e informazione sul credito responsabile. «L’idea – ha spiegato Carlo Liscidini, responsabile dell’area di Bergamo e Brescia – è stata quella di iniziare un’attività di microcredito che si rifaceva al Premio Nobel per la Pace 2006 Muhammad Yunus, bengalese fondatore della Grameen Bank, che consente ai poveri di ricevere un prestito che permetta loro di sopravvivere attraverso la formula del microcredito».

Un’attività che si espande velocemente in molte città italiane: da Torino a Genova, da Firenze a Milano, da Brescia a Bergamo, fino a Padova, Bologna e Roma, per approdare anche a Monza, in realtà come la Cooperativa sociale Meridiana (con un fondo di garanzia per i dipendenti) o come il Cesis, il centro servizi immigrati stranieri di piazza Carrobiolo. Supportata da azionisti come Oltre Venture, socio fondatore insieme a Fondazione Paideia, Fei (Fondo europeo per gli investimenti), Ubi Banca, Fondazione Crt, il francese PhiTrust Active Investors e il lussemburghese Eif, PerMicro persegue un obiettivo sociale utilizzando un modello operativo di «quasi» mercato: «L’attività di PerMicro – ha proseguito Liscidini – si basa sul modello di credito di rete: le nostre reti sono associazioni, comunità etniche, centri di aggregazione, parrocchie, cooperative, che favoriscono la restituzione del credito da parte del loro associato-utente».

Ma PerMicro si rivolge anche a tutti i soggetti non bancabili per dare loro un’opportunità concreta di accesso al credito, oltre che a italiani o immigrati appartenenti a due categorie: microimprenditori e famiglie o singoli che attraverso il microcredito rispondono a necessità legate a spese per la casa, mutuo o affitto, salute e formazione: «Per le famiglie – ha specificato Liscidini – eroghiamo prestiti dai 2 ai 10 mila euro, alle imprese dai 3 ai 25 mila euro, rispettivamente con tassi dell’11.90% e del 12%. Il nostro lavoro è ancora più importante dal momento in cui le banche hanno chiuso i rubinetti». Senza contare che l’istituto è già diventato un punto di riferimento per gli stranieri: «Partendo dal presupposto che non chiediamo garanzie reali, sono loro quelli che possono avere più bisogno: per questo abbiamo studiato una serie di prodotti a basso costo che vanno dalle carte prepagate a tariffe convenienti per inviare denaro nei propri paesi di origine, spesso per pagare l’università ai figli». Un caso, quello di PerMicro, che alcune banche stanno già studiando. La società avrà come consulente sul territorio Alfonso Villa, commercialista di Monza, esperto in particolare di terzo settore.
Luca Scarpetta