«Angela» e «Gilera», in un librola storia di un amore partigiano

«Angela. Una storia d'amore nella guerra partigiana» è il nuovo libro dello scrittore Ezio Meroni. Vi si racconta di una storia d'amore tra Angela, staffetta partigiana, e «Gilera», impegnato nei combatttimenti in Valsassina.
«Angela» e «Gilera», in un librola storia di un amore partigiano

Monza – Uno spaccato dell’Italia e della Brianza dopo l’8 settembre 1943, ma anche una intensa storia tra due giovani che costruiscono il loro amore accomunati dalla lotta contro i nazifascisti. «Angela. Una storia d’amore nella guerra partigiana» (edizioni Albatros Il Filo Roma, 19 euro), il nuovo libro di Ezio Meroni, è tutto questo: un romanzo storico, basato su una vicenda vera, per la quale l’autore si è documentato in modo approfondito, che racconta i sentimenti, la passione, l’impegno politico di Dina Cereda, nome di battaglia Angela, staffetta partigiana e di Andrea Ricci, detto Gilera, combattente delle brigate garibaldine nella zona della Valsassina. Un amore, il loro, nato a Cinisello Balsamo, anzi, nelle fabbriche di Sesto San Giovanni, ma che si sviluppa con sullo sfondo gli avvenimenti che hanno segnatogli ultimi due anni della seconda guerra mondiale.

Fatti che li costringono a crescere in fretta, condividendo le speranze e le paure di un’Italia stretta fra la voglia di ricominciare lasciandosi alle spalle la dittatura e la violenta repressione nazifascista. Angela matura una convinta adesione alla causa comunista, Andrea, invece, la coscienza critica della coppia, intraprende, senza arrivare a una scelta definitiva, un cammino di ricerca spirituale nel quale giocano un ruolo importante le figure di alcuni preti che si sono distinti proprio nella Resistenza. Un romanzo nel quale la Brianza, punto di passaggio obbligato tra Cinisello e la Valsassina, luogo in cui si realizzano i fuggevoli incontri tra i due innamorati, è il teatro naturale degli eventi, tra i quali spiccano, ad esempio, un episodio ambientato a Seregno, con i monaci benedettini, quando Angela va a prendere in consegna un pacco contenente soldi destinati a finanziare i partigiani, e l’attentato dei partigiani che ha per obiettivo il colonnello Gatti, comandante della piazza di Monza, poi fucilato proprio nella città di Teodolinda, attentato nel quale muoiono, però, altre persone.

Il libro nasce dalla rielaborazione di una storia che Meroni aveva già narrato in un altro testo, pubblicato per le edizioni San Paolo, «Sentieri di libertà». Angela, in questo caso, era solo uno dei racconti compresi nel volume, ma la vicenda conteneva elementi che meritavano un approfondimento dal punto di vista storico, spunto anche per una più attenta analisi dei personaggi e della loro vicenda umana. Angela e Andrea, impegnati nella lotta partigiana, vivono lontani, si vedono quando possono. Si ritroveranno alla fine della guerra ma in modo del tutto inatteso in un finale a sorpresa che al lettore verrà svelato solo nell’ultima riga. Il romanzo è partocinato dalle Acli e dalle cooperative Uniabita. Sulla rete è già stato aperto uno spazio per informazioni e commenti: eziomeroni.blogspot.com.
Paolo Rossetti