25 Aprile a Lissone, il sindaco:il culmine dell’unità nazionale

Celebrazione del 66esimo anniversario della Liberazione, così il sindaco Fossati: «Il 25 Aprile, il momento più alto dell'unità nazionale, l'impegno e l'adesione ideale unificarono davvero un popolo attorno alla necessità della lotta per la libertà».
25 Aprile a Lissone, il sindaco:il culmine dell’unità nazionale

Lissone – Celebrazione del 66esimo anniversario della liberazione dai nazifascisti. A Lissone una cerimonia significativa, se non per partecipazione di popolo sicuramente per il contenuto degli interventi di rappresentanti dell’amministrazione e delle associazioni. Finalmente niente retorica. La messa è stata celebrata da don Pino Caimi, nella chiesa della Madonna Addolorata. «Cristo ha vinto tutte le guerre- ha detto il parroco-, da risorto ha vinto la morte, per tutti. Ci ha dato un futuro eterno. Ma ci crediamo? Se si, in forza della speranza che portiamo nel cuore, dobbiamo lottare perché il mondo sia migliore».

Davanti al palazzo comunale i discorsi commemorativi. Salvatore Arosio, presidente Associazione mutilati, ha sottolineato come chi non abbia vissuto le vicende della guerra non possa capire: «Ma la festa della Liberazione è la festa di tutti. Giovani e meno giovani sappiano che i padri hanno lottato per la democrazia». Giacomo Monguzzi, presidente Combattenti e reduci, ha ricordato che la celebrazione si colloca nell’anno del 150esimo dell’unità d’Italia.

«Unità, una parola che da qualche tempo non è più di moda nella politica né in Italia, né in Europa. Si pensa ai propri interessi, poi, forse, al bene comune. Erano ben altri gli ideali cui aspiravano coloro che sono morti nelle guerre. Hanno forse buttato via la propria vita? Dopo 66 anni non sappiamo cosa sia la democrazia, il rispetto dell’opinione altrui, la stima per l’avversario. Dobbiamo ricordare gli errori del passato e fare di tutto per non ripeterli». Ha concluso la cerimonia il sindaco Ambrogio Fossati: «La libertà non è una conquista che dura per sempre. Deve essere alimentata. Il 25 Aprile si può considerare il momento più alto dell’unità nazionale, l’impegno e l’adesione ideale unificarono davvero un popolo attorno alla necessità della lotta per la libertà».
Cristiana Mariani