Vimercate, lucciola cinese scappaPrecipita da sette metri e muore

La donna è caduta dal palazzo di via Vittorio Emanuele dal quale si stava calando con delle lenzuola. Poco prima i carabinieri avevano fermato un'altra cinese sulle scale dell'edificio e l'avevano portata in caserma senza sapere dell'altra schiava del sesso.
Vimercate, lucciola cinese scappaPrecipita da sette metri e muore

Vimercate – È stata dichiarata morta dai sanitari dell’ospedale di Vimercate la donna cinese precipitata al suolo dopo un volo di sette metri mentre cercava di fuggire dai carabinieri da una finestra del quarto piano. Si tratta con ogni probabilità di una prostituta che esercitava con una connazionale proprio in quell’appartamento al civico 40 che si affaccia su via Vittorio Emanuele e che questa mattina, intorno alle 12.30, i carabinieri di Vimercate hanno deciso di controllare.

La lucciola, anziché rispondere al campanello di casa suonato dai militari, ha improvvisato una fune con le lenzuola annodate e ha cercato di scappare dalla finestra che dà su una piazzetta di via Vittorio Emanuele. Sembra che ad esserle fatali siano stati gli ultimi sette metri della discesa. Non è chiaro se la “fune” si sia sciolta o se non sia bastata, costringendo la donna a un tuffo disperato. Fatto sta che nella caduta a terra pare abbia sbattuto fatalmente la testa. Sul luogo die fatti si sono precipitati i carabinieri ma anche ambulanze e vigili del fuoco per aprire la porta di casa. Per la straniera però non c’è stato nulla da fare. La sua identità resta un mistero, in assenza dei documenti.

Lo stesso vale per la connazionale che i militari hanno incontrato per le scale prima della tragedia e che si pensa fosse appena uscita dall’appartamento. All’indirizzo di via Vittorio Emanuele, i carabinieri di Vimercate erano arrivati attraverso la segnalazione dei residenti su un inequivocabile via vai di clienti. L’alloggio risultava di proprietà di un uomo che ha detto di averlo affittato tramite un’agenzia e di essere stato informato solo della presenza di un inquilino italiano.
Valeria Pinoia