Rapina in farmacia a BrugherioArmato e sicuro ruba 500 euro

Pistola alla mano, cappellino con visiera calato sulla fronte e tono di voce fermo. Così venerdì mattina un malvivente ha rapinato la farmacia Ingraffia di via dei Mille a Brugherio, portandosi a casa un bottino di circa 500 euro in contanti.
Rapina in farmacia a BrugherioArmato e sicuro ruba 500 euro

Brugherio – Pistola alla mano, cappellino con visiera calato sulla fronte e tono di voce fermo. Così venerdì mattina un malvivente ha rapinato la farmacia Ingraffia di via dei Mille, portandosi a casa un bottino di circa 500 euro in contanti. È successo intorno alle 12.10, un orario non esattamente consueto per le rapine in farmacia e nei minimarket. Nonostante questo la sensazione è che a colpire possa anche essere stato un professionista e non il balordo di turno. E’ entrato in azione senza preamboli e senza preoccuparsi troppo di camuffare i propri lineamenti. La visiera del berretto da baseball sarebbe bastata a neutralizzare lo sguardo di telecamere di videosorveglianza. Se le telecamere ci fossero state.

Puntando la pistola ha intimato alle due farmaciste in servizio di svuotare la cassa e di stare calme. Sembra avesse un modo di parlare molto deciso e autoritario, ma fermo, non troppo agitato. Le donne hanno eseguito gli ordini e hanno svuotato il registratore consegnando al bandito l’incasso della mattinata, circa 500 euro. Lui non si è fatto prendere dal panico e anziché catapultarsi fuori dalla farmacia ha perso qualche secondo per raccomandare alle due donne di restare in negozio e di non seguirlo in strada. è per questo che ai carabinieri della stazione locale, intervenuti sul luogo dei fatti pochi istanti dopo il colpo, le farmaciste non hanno saputo dire nulla di certo sul mezzo usato dal rapinatore per scappare.

Una delle due ricorda di aver sentito il rumore di una motocicletta; entrambe sostengono che si trattasse di un italiano, tra i 40 e i 45 anni. In mano ai militari non ci sono altri elementi né le testimonianze di qualche cliente perché in quel momento la farmacia era vuota.
Valeria Pinoia