D’Alema a fianco di Roberto Corti«Ora Desio deve voltare pagina»

“Col vostro voto ci avete dato un grande sollievo: anche qui soffia un vento di cambiamento. Ora bisogna completare l'opera”. E' l'appello lanciato ai desiani da Massimo D'Alema per la campagna elettorale di Roberto Corti, candidato sindaco del centrosinistra.
D’Alema a fianco di Roberto Corti«Ora Desio deve voltare pagina»

Desio – “Col vostro voto ci avete dato un grande sollievo: anche qui soffia un vento di cambiamento. Ora bisogna completare l’opera”. E’ l’appello lanciato ai desiani da Massimo D’Alema, sceso in campo ieri sera, lunedì, a Desio, per la campagna elettorale di Roberto Corti, candidato sindaco del centrosinistra che si presenta al ballottaggio col 37% delle preferenze raccolte al primo turno, contro il 20% del suo avversario, il leghista Silvio Arienti. D’Alema è intervenuto in piazza Conciliazione, davanti ad un numeroso pubblico, quasi 500 persone, secondo gli organizzatori.

“Questa città – ha detto l’onorevole – è una delle testimonianze del rischio di insinuazione del potere della criminalità organizzata. Ha vissuto la crisi della destra, una lacerazione insababile. C’è bisogno di voltare pagina. Il voto al primo turno ha già indicato una scelta, sta a voi proseguire. Si vota anche per il futuro del Paese”.

D’Alema non ha risparmiato attacchi al premier Berlusconi, ricordando di essere “a due passi da Arcore e Macherio”. E si è quindi rivolto al premier, impegnato in prima persona nella campagna elettorale di Milano a sostengo di Letizia Moratti. “Si è candidato in consiglio comunale. Cosa mai vista in nessun altro Paese, e per di più ha avuto una scarsa fortuna”.

E riguardo alla campagna che Berlusconi sta portando avanti contro “zingaropoli, Milano città islamica, invasa da musulmani e comunisti” D’Alema ha ironizzato: “Siamo alla vigilia dell’assalto al palazzo d’inverno. Arriveranno i cosacchi, attraverseranno anche Desio candanto l’Internazionale”. Per poi concludere: “Siamo ai saldi finali, al festival della demagogia. La vera novità è che ormai nessun più crede a Berlusconi, neppure i suoi. Il vero pericolo è quello di una destra incapace di governare, una destra populista, fatta di cricche di potere. Altro che pericolo comunista”.

E ancora, in riferimento alla “strategia della paura” che sta adottando il centrodestra, D’Alema ha attaccato: “Gli immigrati servono per la crescita del nostro Paese. La sfida sta nell’organizzare la convivenza: noi rispettiamo i loro diritti e loro rispettano le nostre leggi. Noi siamo per l’ordine e la legalità e non accettiamo, in questo campo, lezioni da Berlusconi. Vogliamo che persino Berlusconi rispetti la legge”. E ancora: “La vera zingaropoli è quella che ha organizzato il premier a casa sua. Accusano Pisapia di aver rubato un’auto. Mi risulta che Berlusconi abbia fatto liberare una clandestina, arrestata per furto”.
P.F.