Esami e visite al San GerardoAttese fino a 127 giorni in più

Si allungano notevolmente i tempi di attesa per le visite specialistiche ed esami al San Gerardo di Monza: secondo una rilevazione del Pd provinciale nel giro di sei mesi l'attesa è aumentata in media di 75 giorni, con punte di 127 per alcuni esami oculistici.
Esami e visite al San GerardoAttese fino a 127 giorni in più

Monza – Si allungano notevolmente i tempi di attesa per le visite specialistiche al San Gerardo di Monza. Il grido d’allarme è stato lanciato giovedì dal Pd provinciale che ha illustrato i dati di due rilevazioni effettuate a novembre e a maggio attraverso telefonate ai Cup e le segnalazioni raccolte dai cittadini. Nel giro di sei mesi l’attesa è aumentata in media di 75 giorni, con punte di 127 per alcuni esami oculistici. «Questi dati ci preoccupano – ha commentato il capogruppo Domenico Guerriero – significa che i brianzoli non riescono più a ottenere prestazioni in tempi rapidi». La situazione, ha aggiunto, potrebbe peggiorare se la Regione prediligerà per la ristrutturazione dell’ospedale il progetto di Infrastrutture Lombarde che prevede il consolidamento degli oltre cinquemila piloni che sostengono l’edificio. L’intervento, oltre ad essere costoso, si dovrebbe protrarre per una decina di anni. Sul tavolo esiste però una seconda proposta, avallata dall’ex direttore generale Giuseppe Spata e dall’Assemblea dei sindaci, basata sulla costruzione di un secondo edificio in cui trasferire le camere per poi abbassare il monoblocco. In questo caso i lavori si dovrebbero concludere nel giro di un triennio. «Non vorremmo – ha proseguito Guerriero – che si stia cercando di abituare i pazienti a rivolgersi ad altre strutture in vista di un dimezzamento dell’attività. In questo modo, non solo aumenterebbero i costi per i malati, ma scenderebbe la qualità di una struttura d’eccellenza». L’allungarsi delle liste d’attesa, ha fatto capire il Pd, potrebbe essere legato al cambio dei vertici del nosocomio: «Forse Spata era più sensibile ai tempi – ha affermato il capogruppo – ora, invece, alcune consulenze che servivano per abbattere le liste non saranno rinnovate. Ci risulta che parecchi infermieri stiano abbandonando il San Gerardo perché temono che la riduzione delle prestazioni possa portare a una perdita di prospettive». Si spingono oltre i due consiglieri regionali Enrico Brambilla e Pippo Civati che sollecitano l’intervento del governatore Roberto Formigoni: «Se – hanno dichiarato – l’allungamento così marcato dei tempi sarà confermato si imporrà un cambio di rotta alla dirigenza della struttura». E per fare chiarezza presenteranno un’interrogazione all’assessore alla Sanità del Pirellone Luciano Bresciani. Una interpellanza, intanto, è già stata depositata in Provincia da Elio Ghioni che ha invitato il presidente Dario Allevi a convocare i sindaci e a tentare di capire con la Regione le modalità di ristrutturazione del monoblocco. «Chiediamo – ha concluso il segretario brianzolo Gigi Ponti – che sulla questione ci sia la trasparenza necessaria: è il nostro modo di occuparci dei problemi delle persone».
Monica Bonalumi