Monza, manca il numero legaleConsiglio comunale ko: è crisi?

Oggi è saltato ancora il consiglio comunale sul pgt per mancanza di numero legale. Assenti Fli, Forza Lombarda e Udc, il leghista Luca Vimercati e il sindaco. Tra revoche e numero legale, è la quinta seduta annullata negli ultimi 15 giorni.
Monza, niente consiglio comunaleRevocata la seduta sul nuovo Pgt

Monza – Salta ancora il consiglio comunale.La seduta convocata per questa mattina, infatti, non si è tenuta per mancanza di numero legale. Oltre alle assenze (annunciate?) dei consiglieri di Futuro e Libertà, Forza Lombarda e Udc mancava all’appello il leghista Luca Vimercati (arrivato in ritardo) e il sindaco Marco Mariani (problemi di salute).

Poco prima dell’appello, quando era chiaro che i numeri non bastavano, gli esponenti della maggioranza hanno contattato telefonicamente il sindaco pregandolo di presentarsi per garantire la seduta. Mariani, sebbene in condizioni precarie di salute, si è precipitato in aula, ma era troppo tardi. I numeri risicati (i consiglieri “fedeli” a questa giunta ad ora sono 22) tengono in ostaggio la maggioranza che, davanti al minimo imprevisto, non riesce a garantire il numero legale.

Duro il commento dell’opposizione: «Hanno tenuto per qualche seduta, ma l’episodio di oggi dimostra che il sindaco non ha i numeri per andare avanti e deve prendere atto di questo- dichiara il capogruppo del Partito democratico, Roberto Scanagatti – ora, però, non vorrei che si tentasse di acquisire nuovi consiglieri all’interno dell’aula». A seguito della seduta saltata si è tenuta una riunione con i rappresentanti della maggioranza all’interno della quale il vicesindaco Marco Meloro ha posto la questione politica che ha portato alla mancanza del numero legale.

I rapporti all’interno Lega Nord non sono proprio idilliaci e Meloro ha chiesto di risolvere le dinamiche interne per non mettere più a repentaglio il numero legale. C’è inoltre una duplice anima all’interno della maggioranza: c’è chi vorrebbe aprire a Forza Lombarda e chi, invece, non vuole cedere a logiche di realpolitik e serrare i ranghi della maggioranza odierna.

Il clima di tensione in aula si respira da tempo: durante la seduta di giovedì sera, infatti, il presidente del Consiglio, Domenico Inga, a seguito di un acceso scambio di vedute con Alfredo Viganò (Città Persone) ha tentato di avvicinarsi minaccioso al consigliere; solo l’intervento di Daniele Petrucci ha calmato il presidente del Consiglio. Gira insistente la voce in aula, infine, che lo stesso Inga non sia più così benvoluto all’interno della maggioranza.
Andrea Trentini