Zelig a Monza per il referendumMercoledì show al Binario 7

Gli artisti di Zelig saranno a Monza per promuovere la campagna referendaria. Lo faranno mercoledì sera, dalle 17.30, al Binario 7. Sabato 12 e domenica 13 giugno si vota i quattro quesiti: ecco cosa si troverà sulle schede.
Zelig a Monza per il referendumMercoledì show al Binario 7

Monza – Anche Zelig sbarca a Monza per sostenere il referendum del 12 e 13 giugno. Mercoledì 8 infatti,dalle 17.30 alle 23.30 al Binario 7 saranno molti i comici dello Zelig che si esibiranno per l’acqua pubblica e contro il nucleare. Ma oltre ad una serata tutta da ridere,ci sarà spazio inoltre per la musica e per la cultura. Dalle 17.30 è previsto anche un concerto studentesco,corredato da letture inerenti al tema dell’acqua e della terra. Poi spazio alla comicità: dalle 21 prenderà il via lo spettacolo che vedrà la presenza di sei comici provenienti dallo Zelig: gli artisti proseguiranno con le proprie performance per quasi tre ore, con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza ai temi trattati.

Il referendum
– Dopo le elezioni amministrative appena concluse, il12 e 13 giugno gli italiani saranno chiamati nuovamente alle urne. Questa volta l’oggetto della consultazione saranno i referendum su acqua,nucleare e legittimo impedimento sui quali gli aventi diritto dovranno esprimersi attraverso quattro quesiti referendari complessivi. Si tratta di referendum di tipo abrogativo, la cui efficacia o meno in relazione ai sì e ai no dipende dal raggiungimento o meno del quorum,rappresentato dal 50% più uno degli aventi diritto. Nel caso in cui il cittadino sia favorevole all’abrogazione voterà «sì», altrimenti – se il cittadino preferisse che rimanga tutto inalterato,senza alcuna eliminazione parziale o totale della legge esistente – voterà «no».

L’acqua pubblica – Due sono i quesiti che riguardano l’acqua pubblica: il primo,che si troverà stampato sulla scheda rossa, intende cancellare un articolo di legge che stabilisce l’affidamento del servizio idrico a società per azioni a capitale misto pubblico-privato oppure a capitale interamente pubblico.L’abrogazione di questo articolo non consentirebbe né gare,né affidamenti di gestione a società di capitali,favorendo il percorso verso l’obiettivo opposto: quello della gestione del servizio idrico attraverso enti di diritto pubblico. Chi vuole cancellare la legge che affida l’acqua ai privati deve votare «sì»; chi invece è favorevole ad affidare il servizio idrico ai privati deve votare «no». Anche il secondo quesito,stampato su scheda gialla, riguarda l’acqua pubblica e in particolare chiede se le società che gestiscono il servizio idrico possano o meno determinare le tariffe in base a un’adeguata remunerazione del capitale investito.Abrogando questo comma si elimina lo strumento che ha aperto la strada ai privati nella gestione dei servizi idrici.

Il nucleare
– Molto più immediata,invece,la comprensione del terzo quesito, su scheda grigia, inerente il nucleare in Italia che è stato mantenuto in extremis grazie ad una sentenza di ieri della Cassazione: se l’elettore vuole la realizzazione di centrali nucleari sul territorio italiano voterà «no» invece i cittadini che non vogliono che l’Italia torni a realizzare centrali nucleari sul proprio territorio devono votare «sì». I referendari infatti vogliono abolire una parte del decreto legge che permette la costruzione di nuove centrali nucleari in Italia.

Legittimo impedimento
– Infine la scheda verde sul legittimo impedimento: il quesito – attraverso il sì – vuole abrogare il legittimo impedimento per il presidente del consiglio e dei ministri a comparire in udienza penale.Il «no» mantiene invece lo status quo.Visti i risultati delle recenti elezioni, è evidente che il referendum acquista una forte valenza politica.