Monza – Ancora un pomeriggio di passione in via Dante dopo la paralisi di ieri determinata dall’avvio dei cantieri per la posa del teleriscaldamento. La via ha cominciato ad «ingolfarsi» attorno alle 17 quando ha iniziato a formarsi una lunga coda di auto che procedono a passo d’uomo con tutti i problemi conseguenti: rumore assordante, soprattutto di clacson, e smog.

I residenti si lamentano: come prigionieri, non possono uscire da casa in macchina e anche il rientro dal lavoro ha tempi biblici. Ieri, dopo la segnalazione pubblicata su ilcittadinomb.it di alcuni automobilisti che per uscire dall’impasse percorrevano dei tratti di via contromano, sono intervenuti alcuni agenti della polizia locale, ma, a detta dei presenti, la situazione non è cambiata. Agli interrogativi, si sono limitati a spiegare che la via è chiusa per lavori.

Disagi anche per i commercianti della via, molti residenti fuori città: alla chiusura delle attività, tra le 18.30 e le 19, qualcuno ha optato per una pizza in zona in attesa che la coda si smaltisse un po’, altri hanno azzardato. E gli è andata male.

Un commerciante di Besana ha percorso tutta la coda ma poi non ha potuto svoltare in direzione Villa Reale, quindi è dovuto passare da Villasanta. Un altro, che doveva raggiungere Desio, ha impiegato un’ora e venti solo per arrivare all’incrocio via Prina/Monti Tognetti, un altro un’ora per arrivare in via Correggio.

E arrivano i suggerimenti: «Piazzare un paio di vigili all’incrocio via Grassi/viale Regina Margherita – dice un esercente – potrebbe essere una soluzione, così come invertire temporaneamente il senso di marcia di via Verdi con obbligo di svolta a destra all’incrocio con viale Regina Margherita per far defluire il traffico, oppure invertire temporaneamente il senso di marcia di via Grassi nel tratto che va verso via Volta».