Composizione dell’Aci Milano Consiglio di Stato: tutto è ok

Il presidente Valli, da un anno al vertice di Automobile Club Milano, aggiunge: "Al partito dei denigratori ‘sempre e comunque' replichiamo in perfetto stile milanese: con la politica del fare. Lavoriamo per la sicurezza e per il Gp di F1"
Composizione dell’Aci Milano
Consiglio di Stato: tutto è ok

Sulla composizione degli organi interni l’Automobile club di Milano ha rispettato le regole. L’ok è arrivatyo direttamente dal Consiglio di Stato e il presidente Carlo Valli, da corso Venezia, commenta così in un comunicato stampa diffuso nel pomeriggio di ieri: 

“A chi, ingiustamente, ci accusava di non aver rispettato le regole rispondiamo, come sempre, con riscontri e fatti concreti. Anche in questo caso il nostro modo d’agire è rispettoso della normativa vigente. Sottolineando, ancora una volta, che i nostri consiglieri operano senza ricevere alcun emolumento e non percepiscono neppure un gettone di presenza”. 
Carlo Edoardo Valli, presidente dell’Automobile Club Milano, commenta così il dispositivo del Consiglio di Stato che determina la ‘non applicabilità dell’articolo 6, comma 5, del decreto legge numero 78 del 2010′, alle Federazione ACI. In sostanza, il Consiglio di Stato ha confermato che gli organi dell’ACI non fanno parte di quegli organismi soggetti, per legge, dal 2010, alla riduzione del numero dei consiglieri, tema che era stato, tempo fa, al centro di polemiche. “Alla luce degli ordini del giorno approvati dal governo – si legge nel dispositivo del Consiglio di Stato – , della mancata inclusione dell’ACI nell’elenco ISTAT degli enti inseriti nel conto consolidato della pubblica amministrazione, della natura associativa assolutamente peculiare dell’ente, della sua base federativa, dell’ estrema difficoltà, nel caso di specie, per la varietà delle procedure elettorali coinvolte nella formazione dell’organo, di operare le citate riduzioni quantitative automatiche senza incidere sulla generale rappresentatività dell’organo di amministrazione quale delineata dallo statuto in assenza di specifiche indicazioni normative che salvaguardino gli interessi in giuoco delineandone un nuovo equilibrio, si deve ritenere in definitiva – conclude il Consiglio di Stato – che l’art. 6 comma 5 non sia applicabile all’ACI”. 
Il presidente Valli, da un anno al vertice di Automobile Club Milano, aggiunge: “Al partito dei denigratori ‘sempre e comunque’ replichiamo in perfetto stile milanese: con la politica del fare. In tal senso, prosegue il nostro lavoro per incrementare iniziative a favore della sicurezza stradale, del miglioramento della viabilità e di una mobilità eco-sostenibile. Le polemiche sterili e inefficaci le lasciamo ad altri”. E a tal proposito Valli conclude con una battuta rivolta all’immediato futuro: “Settembre si avvicina e stiamo mettendo a punto anche i minimi particolari per offrire a tutti gli appassionati che verranno a Monza un Gran Premio d’Italia di Formula 1, del quale siamo organizzatori, all’altezza delle aspettative”.