Province, il leghista Grimoldi«Al loro posto nuovi enti»

Le province non scompariranno. C'è il trucco dietro la proposta di riforma costituzionale ideata dal duo Berlusconi-Bossi, almeno a sentire il deputato leghista Paolo Grimoldi: «Al loro posto, verranno creati nuovi enti di coordinamento tra i comuni»
Province, il leghista Grimoldi«Al loro posto nuovi enti»

Monza – Le province non scompariranno, si trasformeranno e cambieranno nome. C’è il trucco dietro la proposta di riforma costituzionale ideata dal duo Berlusconi-Bossi, almeno a sentire il deputato leghista Paolo Grimoldi: «Verranno abolite – afferma – ma, al loro posto, verranno creati nuovi enti di coordinamento tra i comuni sovrapponibili agli odierni che, verosimilmente, rimarranno quelli che sono».

Allora tanto lavoro e tante polemiche per non modificare nulla? «Ci saranno – spiega il parlamentare – degli aggiustamenti. Nelle grandi città saranno costituite le aree metropolitane, mentre qualche piccola realtà potrebbe sparire». Tra i candidati a non essere confermate ci sono i nuovi comprensori sardi che contano poche migliaia di abitanti ciascuno.

Il Carroccio, precisa Grimoldi, non sta tradendo né il proprio programma né le aspettative dei suoi elettori: «Il disegno – precisa – completerà la riforma costituzionale del 2006. La Lega garantirà una maggior funzionalità sui territori: i nuovi soggetti avranno tutte le competenze delle attuali province e magari qualcuna in più. Oggi, infatti, questi enti sono percepiti inutili in quanto non si conoscono le loro funzioni. Il nostro movimento interverrà con buonsenso per tutelare i servizi forniti ai cittadini. L’assist ci è stato fornito dal presidente Napolitano che ha detto che non possono essere eliminate solo alcune province».

I tempi della rivoluzione non saranno brevi e il deputato si rivolge al centrosinistra: «Mi auguro – dice – che dia un apporto costruttivo dato che considero la riforma Violante molto vicina, e anzi, migliorativa rispetto alla nostra del 2006».
M.B.