Monza, gestiva giro prostituteAlbanese di 37 anni in cella

Gestiva un giro di una quindicina di prostitute dell'Est, dalle quali pretendeva anche tutti gli incassi del lavoro in strada. È finito in manette il 37enne Lulzim P., detto Marco, residente a Monza, arrestato per sfruttamento della prostituzione.
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Monza – Gestiva un giro di una quindicina di prostitute dell’Est, dalle quali pretendeva anche tutti gli incassi del lavoro in strada. È finito in manette, su ordine dell’autorità giudiziaria milanese, il 37enne Lulzim P., detto Marco, residente a Monza, arrestato per sfruttamento della prostituzione. “Marco” è considerato il capo di un’organizzazione dedita al racket della prostituzione assieme al connazionale 33enne, Ermal G., residente a Sesto San Giovanni, anch’egli, come il monzese, con precedenti per reati analoghi. Le ordinanze sono state eseguite dai carabinieri della Compagnia di San Donato Milanese, zona in cui esercitavano le ragazze. Le quindici donne, tutte regolari tra i 23 e i 30 anni, oltre a una quota di 800 euro al mese per il marciapiede, erano costrette a versare tra il 70 e il 100% degli introiti in cambio della “protezione” garantita dagli albanesi, e una somma che variava di volta in volta a titolo di risarcimento delle spese di viaggio sostenute dai malviventi per farle arrivare in Italia. Ai clienti, le giovani chiedevano dai 30 ai 50 euro a prestazione, per un totale di una decina di persone ogni notte. Ognuna veniva fornita di un telefono “di servizio”, con cui informare gli sfruttatori a proposito sul numero di prestazioni ed eventuali spostamenti. L’indagine è stata coordinata dal pm Ester Nocera, del pool antiprostituzione della procura di Milano. Lo stesso magistrato che aveva lavorato coi carabinieri di Monza per l’indagine “Fata”, che ha portato in carcere decine di sfruttatori rumeni.
f.ber.