Monza, tempi d’attesa in ospedaleLa Lega contro il San Gerardo

Il consigliere regionale Romeo scrive all'assessore lombardo alla sanità, Bresciani: i tempi di attesa dell'ospedale di Monza sono troppo lunghi. «L'impressione di molti operatori e dei pazienti è quella di una progressiva dismissione dell'operatività del San Gerardo».
Monza, tempi d’attesa in ospedaleLa Lega contro il San Gerardo

Monza – Anche al Lega nord della Lombardia contro i tempi di attesa del San Gerardo di Monza. Il consigliere regionale Massimiliano Romeo ha scritto all’assessore alla sanità della giunta Formigoni per segnalare l’allungamento delle liste all’ospedale monzese, così come aveva fatto il Partito democratico prima dell’estate. «Da una ricerca compiuta personalmente con i miei collaboratori, ho potuto rilevare sui tabelloni preposti ed esposti al pubblico, tutti i dati in cui venivano garantite le prestazioni nei mesi di giugno, luglio e settembre 2011. Ci siamo trovati di fronte in alcuni casi a un raddoppio dei tempi di attesa rispetto alla tempistica stabilita da Regione Lombardia, in altri casi addirittura ad un triplicamento. C’è di più: con un successivo controllo ho potuto rilevare che i dati trasmessi a Regione Lombardia non coincidono con i tempi di attesa effettivi. Un confronto significativo riguarda poi la differenza tra i tempi di attesa riscontrati nel settembre 2010 e nello stesso mese del 2011. Anche qui i dati non lasciano molto spazio a dubbi:nel giro di un anno e con il cambio di gestione i tempi di attesa sono aumentati in maniera smisurata». Secondo il consigliere della Lega una delle conseguenze di questa forte criticità è l’intasamento del pronto soccorso «dove i cittadini si recano sempre più frequentemente per non dover sopportare i lunghi tempi di attesa per un esame o una visita specialistica». «L’impressione di molti operatori e dei pazienti – ha aggiunto Romeo – è quella di una progressiva dismissione dell’operatività del San Gerardo e questi dati sembrano purtroppo confermare questa opinione ormai diffusa». Il consigliere leghista sostiene che BResciani e il direttore generale dell’Asl Humberto Pontoni «hanno assicurato la loro piena disponibilità per fare tutte le verifiche del caso. Un lavoro di squadra necessario al fine di compiere un accurato controllo su questa vicenda».