Ambrogini d’oro, scontro a MilanoLa Lega Nord: «No a Tettamanzi»

A Milano infuria l'ormai solita battaglia sulle candidature per gli ambrogini d'oro, la massima onorificenza cittadina. E sei i cattolici sono pronti a sostenere il nome del cardinal Dionigi Tettamanzi, Pdl e soprattutto Lega Nord storcono il naso. E propongono il nome di Bernardo Caprotti, patron di Esselunga.
Ambrogini d’oro, scontro a MilanoLa Lega Nord: «No a Tettamanzi»

Monza – Candidature brianzole per gli Ambrogini d’oro di Milano. Nomi che fanno già discutere. In attesa di sapere la lista ufficiale delle personalità che saranno premiate, durante la festa di Sant’Ambrogio, con la massima onorificenza del comune meneghino, è già polemica rovente tra centrodestra e centrosinistra sui possibili candidati a ricevere il riconoscimento.

Il nome che più divide la politica milanese è quello del cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito di Milano. L’area cattolica della politica milanese starebbe spingendo per inserire il nome del cardinale, oggi residente a villa Sacro cuore di Triuggio e nativo di Renate, nella lista dei premiati. Un’idea che lascia molto perplesso l’ex vicesindaco del Pdl Riccardo De Corato, mai tenero con l’ex arcivescovo. Contraria, invece, la Lega Nord, che ha già bollato Tettamanzi come «uomo di parte», e quindi inadatto a ricevere il riconoscimento.

Di contro, il Pdl potrebbe avanzare la candidatura del fondatore di Esselunga, Bernardo Caprotti, già in lizza per il premio nel 2007 in quota Lega Nord. Ora il suo nome potrebbe tornare in auge.