La protesta dei comitati brianzolialla conferenza sulla mobilità

Mobilitazione delle organizzazioni monzesi e brianzole che si battono contro il tracciato della Pedemontana, e per caldeggiare l'interramento della Rho-Monza anziché in superficie
La protesta dei comitati brianzolialla conferenza sulla mobilità

Milano– Non solo ministri e rappresentanti delle istituzioni nella mattina di lunedì 6 febbraio alla prima delle due giornate del “Mobility Conference” organzzate a Milano da Assolombarda, Unione Industriali di Torino e Confindustria Genova per fare il punto sullo stato di salute delle grandi infrastrutture del Nord.
Davanti alla sede di Assolombarda c’erano anche associazioni ambientaliste come Legambiente, e i comitati di Bovisio Masciago, Cesano Maderno e Seveso contro il progetto della Pedemontana, il comitato di Paderno Dugnano per l’interramento della Rho-Monza, l’attuale strada provinciale 46 che si vorrebbe trasformare in superficie con caratteristiche autostradali.
Associazioni e comitati hanno esposto striscioni e bandiere per sollecitare il rispetto del territorio e una politica che incentivi l’utilizzo della ferrovia.
Numerose le difficoltà, soprattutto per quel che riguarda i finanziamenti, che si rilevano in molte delle opere viabilistiche e ferroviare trattate dalla Mobility Conferenza. Secondo una simulazione del centro di ricerca sulla logistica dell’Università Liuc condotta dalla Camera di commercio di Milano, il completamento delle infrastrutture permetterebbe alle imprese un risparmio di 140 milioni di euro all’anno con un aumento medio del 9% della velocità commerciale, passando dagli attuali 48 ai futuri 52,5 km/h.