Pedemontana: firmato contrattoper le tratte della Brianza

Il Tar nega la sospensiva contro l'aggiudicazione in appalto integrato e Pedemontana vede Expo 2015. Sottoscritto ufficialmente oggi  il contratto di affidamento da 1,7 miliardi di euro delle tratte B1 (Como) B2 e C (Monza/Brianza) e D (Monza/Brianza e Bergamo), che interessano la Brianza.
Infrastrutture senza alcun fondo«Mancano tre miliardi di euro»

Monza – Il Tar nega la sospensiva contro l’aggiudicazione in appalto integrato, e Pedemontana vede Expo 2015. È stato sottoscritto ufficialmente oggi  il contratto di affidamento da 1,7 miliardi di euro delle tratte B1 (Como) B2 e C (Monza/Brianza) e D (Monza/Brianza e Bergamo) dell’autostrada e della Greenway, che interessano direttamente la Brianza. L’appalto è stato così affidato ad Ati, guidata dall’austriaca Strabag con le italiane Maltauro, Fincosit e Adanti, in seguito al pronunciamento negativo del Tar della Lombardia rispetto al ricorso, che era stato presentato da parte di Pedelombarda 2, consorzio composto da Impregilo spa come capogruppo (Milano), e poi da Consorzio Cooperative Costruzioni-Ccc Società Cooperativa (Bologna), Astaldi spa (Roma), Impresa Pizzarotti&C. spa (Parma), Itinera spa (Tortona). Giunto secondo dietro a Strabag, il consorzio Pedelombarda 2 aveva deciso di impugnare l’assegnazione, dopo avere valutato il minimo scarto rispetto a Strabag.
La firma avvia subito il progetto esecutivo. Non solo, perchè con la pronuncia del Tar è stato superato in extremis il rischio di non arrivare in tempo all’appuntamento con Expo 2015. Pedemontana, al contrario, verrà consegnata prima dell’apertura dell’esposizione universale di Milano.
A questo punto i tempi dovrebbero prevedere scadenze brevissime: in tre mesi, infatti, dovrà essere pronto il progetto esecutivo delle tratte prioritarie e, poi, entro sei mesi quello complessivo da quasi 30.000 elaborati. «La sottoscrizione del contratto – sottolineando dalla società che realizzerà l’autostrada – è anche un impulso alla crescita: Pedemontana infatti vale da sola, da qui al 2015, appalti che significano la continuità per centinaia di imprese e un indotto di oltre 5 miliardi di euro destinati a rimanere in gran parte sul territorio».
L.Sca.