Lessico famigliarecon Enzo Jannacci

Il terzo piano è terzo piano quarta ringhiera, una cosa bianca o rossa è bianca e rossa che pareva un tricolore, se c'è la luna è una lampadina. E via così. Lessico famigliare di trentotto anni con Enzo Jannacci, morto a Milano il 29 marzo.
Lessico famigliarecon Enzo Jannacci

Un terzo piano è terzo piano quarta ringhiera, una cosa bianca o rossa è bianca e rossa che pareva un tricolore, se c’è la luna è una lampadina, di qualcosa vuoi vedere di nascosto l’effetto che fa, per un ah be’ c’è sempre un sì be’; quello vegnù giò con la piena, la casa tripli servissi, sì, ma in mess al prà, stessa strada stessa osteria, un vestidin color del trasù, i calzett de seda con la riga nera, qualcuno che vosava come un strascée in un giorno che piuveva de tri dì; prendere il treno per non essere da meno, guardare la televisiun che la g’ha na forsa del leun, la g’ha paura de nisun e la t’endormenta me’n cuiun. Pover purscel nel senso del maiale, Messico e nuvole, i scarp del tennis. Il palo della banda dell’Ortica, secondo te che gusto c’è? Silvano e i ciccioli, Veronica e il Carcano. In pé. Quelli che. Perché? Perché ci vuole orecchio.

Trentotto anni con Enzo Jannacci come colonna sonora. Lessico famigliare.
chiara pederzoli