Renate, sversamento nel Bevera C’è una denuncia alla Procura

Una denuncia alla procura della Repubblica per aver sversato nel fiume una sostanza pericolosa. Rischio di pena fino a due anni di reclusione e multe da 3mila a 30mila euro. È l’esito delle indagini svolte da Polizia Provinciale e Guardie ecologiche volontarie dopo lo sversamento nel torrente Bevera lo scorso 20 marzo.
Renate, l’inquinamento nel Bevera
Renate, l’inquinamento nel Bevera

Una denuncia alla procura della Repubblica per aver sversato nel fiume una sostanza pericolosa. Rischio di pena fino a due anni di reclusione e multe da 3mila a 30mila euro. È l’esito delle indagini svolte da Polizia Provinciale e Guardie ecologiche volontarie dopo lo sversamento di sostanze nerastre nel torrente Bevera lo scorso 20 marzo, a valle di Renate (leggi).

Una macchia preoccupante finita poi nel Lambro, che aveva allarmato numerosi cittadini anche del capoluogo monzese.

La conclusione è che l’inquinamento sarebbe da ricollegarsi alla fuoriuscita di coloranti dallo scolmatore della rete fognaria pubblica, in cui alcune aziende della zona di Renate riversano le acque reflue. In base alle ricostruzioni, lo scolmatore già in emergenza per le abbondanti piogge non avrebbe retto all’impatto provocato dal massiccio svuotamento di alcune vasche di decantazione utilizzate per depurare le acque di scarico in uno stabilimento di Renate. Tra le sostanze rilevate anche del rame.

Soddisfatto l’assessore alla Sicurezza e Polizia Provinciale Andrea Monti: “Congratulazioni agli agenti per aver chiuso con successo le indagini: solo con un’attenzione continua ed un’azione costante di monitoraggio è possibile intervenire tempestivamente per prevenire e sanare ogni situazione di criticità ambientale”.